BONUS BENZINA. Sono pronte le istruzioni per i datori di lavoro che vogliono erogare ai dipendenti del settore privato i buoni benzina fino a 200 euro, approvati dal governo con il decreto Ucraina bis per contrastare gli effetti economici della crisi. I buoni possono essere erogati solo nel 2022 e fino a un massimo di 200 euro per lavoratore; non sono tassati in capo ai dipendenti e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa. La circolare n. 27/E, firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, specifica quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dal beneficio, le modalità di erogazione e le regole da seguire nel caso in cui siano riconosciuti come premio di risultato.

Bonus benzina, cos’è

Il bonus benzina o bonus carburante è stato introdotto dal decreto Energia approvato nel mese di marzo 2022: la misura prevede la possibilità per i datori di lavoro di riconoscere ai propri dipendenti dei voucher fino a 200 euro. l bonus è esente dalle imposte sui redditi da lavoro dipendente ma si affianca e non concorre alla formazione del tetto massimo previsto per i “fringe benefit”, quei compensi che l’azienda eroga al dipendente sotto forma di beni e servizi e quindi non direttamente sotto forma di denaro, la cui soglia è di 258,23 euro. Considerato che la norma è volta a indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, i buoni possono essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

Bonus benzina, quali aziende possono erogarlo

Nella circolare n. 27E del 14 luglio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che il bonus può essere concesso solo dalle aziende settore privato. Ne sono escluse, quindi, le pubbliche amministrazioni. Può essere riconosciuto anche da:
  • enti pubblici economici
  • soggetti che non svolgono attività commerciale
  • lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti (ad esempio studi professionali).
Quanto alla categoria di lavoratori destinatari dei buoni benzina, è essenziale che si tratti di titolari di reddito di lavoro dipendente, senza limiti di reddito.

Bonus benzina anche per i veicoli elettrici

I buoni benzina sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, Gpl e metano). La circolare specifica che dà diritto all’agevolazione anche l’erogazione di buoni (o titoli analoghi) per la ricarica di veicoli elettrici, “anche al fine di non creare ingiustificate disparità di trattamento fra differenti tipologie di veicoli”.

Bonus benzina, cumulabilità con altri fringe benefit

Il bonus benzina di 200 euro non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente e rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Tuir; va quindi conteggiata in maniera separata rispetto agli altri benefit. Viene chiarito inoltre che l’agevolazione si somma ad altri eventuali beni o servizi erogati al dipendente nel medesimo periodo d’imposta. Ai fini dell’esenzione, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun dipendente possono raggiungere
  • un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina
  • e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).

Bonus benzina in sostituzione del premio di risultato

La circolare dell’Agenzia delle Entrate specifica che il bonus di 200 euro potrà essere erogato in sostituzione del premio di risultato, ma in tal caso non sarà possibile per il datore di lavoro riconoscerli ad personam e sarà necessario che il pagamento avvenga in esecuzione di contratti aziendali o territoriali.

Bonus benzina, quando arrivano e come fare domanda

Tutti possono avere il bonus indipendentemente dallo stipendio, visto che la concessione del bonus non è legata a limiti reddituali. Per ottenerlo non è necessaria alcuna domanda da parte del dipendente: sarà il datore di lavoro a decidere se erogarli e di che importo. Il datore di lavoro potrà arrivare a corrispondere anche un valore inferiore rispetto ai 200 euro.
La messa a disposizione dei buoni dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2022. Il consumo da parte dei lavoratori invece non dovrà avvenire entro tale data, ma entro la data di scadenza segnata sul buono stesso. (QuiFinanza) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Clementino finisce nei guai: la brutta sorpresa sull'isola di Ischia, poi la smentita del rapper