La morte di Souleymane Ndione, un giovane senegalese di 19 anni giunto in Italia come minore non accompagnato, ha scosso profondamente la comunità di Carmiano, in Puglia.

Souleymane aveva grandi ambizioni: voleva diventare un portiere di calcio e stava imparando il mestiere di saldatore attraverso i corsi di formazione nel Salento.

Era un membro attivo della squadra Asd Rinascita Refugees, composta da giovani rifugiati provenienti da diverse parti dell'Africa, che si sono uniti per giocare a calcio e sognare di trovare un lavoro stabile attraverso i progetti di Sprar/Siproimi.

La morte di Souleymane è stata un duro colpo per i suoi compagni di squadra e per il suo mentore, Hassane Niang, che l'ha allenato fin dalla costituzione della squadra. Secondo quanto riferito dai compagni di squadra, Souleymane ha accusato un malore sabato e ha chiesto aiuto allo zio.

Purtroppo, non è riuscito ad alzarsi dal letto e domenica mattina è deceduto. La causa esatta della sua morte non è ancora stata determinata, ma si ipotizza che sia stata causata da un arresto cardiocircolatorio.

La famiglia di Souleymane, che vive in Senegal, sta aspettando il suo corpo per poter celebrare il funerale. Tuttavia, il trasporto del corpo richiede molti soldi, e per questo motivo i compagni di Souleymane stanno organizzando una raccolta fondi nella zona di Carmiano, Leverano e Copertino per poterlo fare rimpatriare in Senegal.

Souleymane era considerato una speranza per la sua famiglia, e la sua morte ha lasciato un vuoto immenso nella vita di tutti coloro che lo conoscevano.

[sv slug="seguici"]

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Anna Alessi non ce l'ha fatta, è morta a 23 anni a causa di una malattia genetica