Michelle Causo, la svolta sul movente. Il cellulare sporco di sangue: l'ultimo tentativo di chiedere aiuto. Al vaglio le chat della ragazza
MICHELLE CAUSO. Ci sono nuovi sviluppi significativi riguardo all'omicidio di Primavalle, soprattutto per rispondere alla domanda su perché Michelle Causo sia stata uccisa. Come abbiamo evidenziato in diverse occasioni, si stanno cercando nuovi elementi negli smartphone di 'Misci' e del ragazzo coetaneo della diciassettenne, accusato dell'omicidio, al fine di ricostruire la verità su questo delitto.
I tabulati telefonici sono stati scaricati venerdì scorso, e gli agenti della squadra mobile stanno esaminando numerose chat. I dispositivi sono stati sequestrati durante il primo sopralluogo nell'appartamento di via Dusmet. Questo potrebbe aiutare a capire quanti contatti ci siano stati tra i due prima dell'omicidio. Secondo la famiglia di Michelle, il ragazzo attualmente detenuto nel carcere minorile di Casal del Marmo, accusato di aver ucciso la giovane amica e di averne occultato il corpo in un carrello della spesa abbandonato accanto ai cassonetti, avrebbe chiamato 'Misci' anche prima dell'incontro drammatico che ha portato all'atroce omicidio.
Gli investigatori
Trovato il cellulare della vittima sporco di sangue. Potrebbe essere stato afferrato dalla ragazza nel tentativo disperato di chiedere aiuto, ma non è ancora chiaro. Saranno effettuate analisi sulle tracce ematiche trovate.
Al momento, il movente rimane sconosciuto. La versione del minorenne rinchiuso a Casal del Marmo è l'unica disponibile al momento, ma ci sono ancora dei dubbi. Ha raccontato che l'omicidio sarebbe stato causato da un debito di 20-30 euro per l'hashish non pagato, un debito che il ragazzo avrebbe contratto con Michelle. La migliore amica della vittima, però, ha dichiarato che il debito ammontasse a circa 1500 euro.
La famiglia di Michelle Causo
Smentisce questa cifra e ha negato tali affermazioni prima e dopo il funerale di 'Misci', definendole illazioni e ricostruzioni fantasiose.
Il diciassettenne di origini srilankesi, oltre ad essere un aspirante trapper, secondo alcune persone che lo conoscono, sarebbe anche un aspirante hacker. Lo scorso anno è stato denunciato dai carabinieri per sostituzione di persona nell'ambito di un'indagine su furti d'identità online. L'obiettivo sembrava essere il ricatto ai minori dopo aver ottenuto da loro foto compromettenti. La famiglia non esclude la possibilità di un movente legato al revenge porn, né esclude che Michelle potesse essere entrata in quell'appartamento per difendere un'amica in difficoltà. Al momento, però, la polizia ha smentito l'ipotesi di un ricatto a sfondo sessuale.