matteo salvini
Matteo Salvini

ROMA – Una nuova era energetica potrebbe aprirsi per l’Italia. Matteo Salvini annuncia il ritorno al nucleare, e fissa già una data: 2035 per l’accensione della prima centrale di nuova generazione. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture ha scelto il palco di un convegno a Milano, organizzato dalla Lega, per rilanciare il dossier atomico con forza: «Se partiamo oggi, in sette anni accendiamo il primo interruttore».

«Nucleare pulito, sicuro e green»

Salvini ha parlato di “nucleare pulito, sicuro, green e a emissioni zero”, sottolineando come l’Italia non possa più permettersi di restare indietro: «La Francia ha 50 reattori attivi. Noi invece paghiamo il 30-50% in più in bolletta. Basta con le ideologie: è tempo di pragmatismo».

Il progetto guarda in particolare ai Small Modular Reactor (Smr), mini-reattori in fase di sperimentazione anche con la partecipazione di aziende italiane: «Tutta Europa, ma anche Usa, Cina e Corea si stanno muovendo in questa direzione. Non possiamo essere gli ultimi».

Milano tra le possibili città apripista

Alla domanda se Milano possa ospitare una centrale, Salvini non ha esitato: «Perché no? Milano è da sempre capitale dell’innovazione e della sostenibilità». Secondo il ministro, la Commissione Europea stessa riconosce il nucleare come fonte green, e i nuovi impianti garantirebbero «sicurezza ed emissioni zero».

Il supporto delle big dell’energia

A sostenere il progetto non è solo la politica. Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel, ha dichiarato che la costituzione di una newco con Ansaldo Energia e Leonardo è già in corso: «I moduli Smr sono ancora più sicuri delle centrali tradizionali, e tutto il mondo li sta progettando. Anche l’Italia deve fare la sua parte».

Anche Claudio Descalzi, ad di Eni, ha parlato di equilibrio tra le fonti: «Più rinnovabili abbiamo, più serve stabilità. Il nucleare può garantire continuità, il gas e il carbone flessibilità. Servono entrambe le componenti per un sistema bilanciato».

Raddoppio dei consumi con l’AI

Il ritorno del nucleare si inserisce anche nel contesto di una domanda energetica in crescita, soprattutto a causa dell’esplosione dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione. «Oggi piove e gli italiani non possono dipendere dalla meteorologia», ha ironizzato Salvini, per sottolineare la necessità di una fonte stabile.

La sfida è lanciata: tra entusiasmo e scetticismo, l’Italia si prepara a discutere – di nuovo – se il nucleare possa davvero essere parte della transizione energetica del Paese.

Mattarella firma la legge sul Ponte Morandi ma avverte: «Rischio incostituzionalità, discriminate le unioni civili»
Giovane mamma muore soffocata durante la cena con la famiglia: tragedia ad Ardea