I tempi sono ancora incerti
Ma la riapertura più attesa dagli italiani è quella di centri estetici, saloni di parrucchieri e altri servizi di cura della persona. Non potrebbe essere altrimenti, dopo due mesi di lockdown e passaggio alla fase 2. L'emergenza coronavirus, tuttavia, cambierà radicalmente anche l'approccio e la fruizione di questi servizi: ecco come.
Non solo rasoi, forbici, pettini e spazzole:
Negli strumenti di lavoro dei parrucchieri, come in quelli degli estetisti, troveremo anche mascherine, guanti monouso, visiere protettive e prodotti per la sanificazione. Questi ultimi, in particolare, erano già utilizzati prima dell'emergenza per pulire tutti gli strumenti, ma solo da una parte degli operatori: ora, per riaprire, tutti dovranno adeguarsi.
Banditi anche gli asciugamani classici:
Saranno sostituiti da quelli monouso in carta-tessuto. Anche i clienti dovranno adeguarsi: oltre all'utilizzo della mascherina, che potrebbe essere obbligatorio, occorrerà anche prenotare. L'accesso a questi servizi, infatti, sarà consentito solo su appuntamento e si prevede già un boom di telefonate.
Quando sarà possibile tornare da parrucchieri ed estetisti?
Al momento, la data fissata dall'ultimo Dpcm è il 1 giugno. Si tratta però di un lunedì, precedente alla Festa della Repubblica, quindi la prima data utile slitterebbe al 3 giugno, a meno di possibili deroghe per i parrucchieri che potrebbero decidere autonomamente di lavorare anche nel tradizionale giorno di chiusura. Non è escluso, tuttavia, che questo genere di servizi possa riaprire già dal 18 maggio, con una ripartenza differenziata per regioni (a seconda dei dati sul contagio). Al momento, comunque, si tratta solo di un'ipotesi.
L'unica certezza è che la fruizione di questi servizi sarà rivoluzionata.
Camilla Mozzetti, per Il Messaggero, ha intervistato infatto Antonio Fainella, presidente della Confartigianato di Roma, che ha spiegato: «I parrucchieri hanno già iniziato a prendere gli appuntamenti, sarà necessario servire tutti i clienti rispettando i limiti di distanza e contingentamento». Sulle agende dei parrucchieri, tuttavia, iniziano a riempirsi tutti gli spazi e c'è chi, in attesa di sapere quando potrà riaprire, ha già fatto il pieno di appuntamenti per un mese. Marco D'Archivio, titolare di un salone a Roma Nord, ha rivelato: «Prima dell'emergenza riuscivamo a servire una quarantina di persone al giorno, ora dovremo adeguarci con due gruppi da 4 al mattino e altri due nel pomeriggio, con due poltrone libere per ogni postazione occupata. Ci sarà un solo parrucchiere per ogni cliente».(Leggo)
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