Portici è un comune situato alle pendici del Vesuvio, nella città metropolitana di Napoli, e affacciato sul Mar Tirreno. Questa piccola città ha una storia strettamente legata alla leggendaria Ercolano, come testimoniato anche dal suo nome, che deriverebbe dai portici del foro dell'antica città romana. Dal lontano 1738, Portici ha iniziato a emergere come luogo di villeggiatura, vivendo un periodo d'oro quando re Carlo III di Borbone decise di costruire il Palazzo Reale in questa zona. L'aristocrazia napoletana seguì il sovrano, edificando numerose residenze che diedero vita al fenomeno architettonico delle "Ville Vesuviane del Miglio d'Oro".

Il "Miglio d'Oro"

E' un tratto della SS 18 Tirrena Inferiore che ospita decine di edifici appartenuti a ricchi cittadini di Napoli. Quest'area si estende dal quarto miglio, ai piedi della Villa De Bisogno di Casaluce, fino a Palazzo Vallelonga, situato nella zona di Torre del Greco. È un luogo di grande importanza storico-artistica. Tanto che il Parlamento italiano ha istituito l'Ente per le Ville Vesuviane al fine di preservare, restaurare e valorizzare questo patrimonio artistico.

Portici - Le ville

Tra le numerose ville presenti, spiccano la Villa Savonarola, che attualmente ospita gli uffici comunali e viene utilizzata per matrimoni civili, il Palazzo Mascabruno, che vanta uno dei due Galoppatoi Reali ancora esistenti in Europa, la Villa Gallo, sotto la tutela della Soprintendenza ai Beni Architettonici, e la Villa Mascolo, con il suo splendido anfiteatro. Non si può dimenticare Villa Zelo, un palazzo a due piani con una magnifica facciata barocca, che subì alcune modifiche neoclassiche nel XIX secolo. Questa villa è celebre non solo per la sua bellezza, ma anche per i personaggi illustri che l'hanno frequentata, come Papa Pio IX durante il suo esilio napoletano e il poeta Giacomo Leopardi, che vi visse con sua sorella Paolina fino alla sua morte nel 1888.

Un'altra eccellenza del Miglio d'Oro è Villa d'Elbouef, la prima delle 122 ville ad essere stata costruita nella zona. Risalente al 1711, è un edificio a due piani con una loggetta verso il Vesuvio e due terrazze panoramiche, una rivolta verso Torre del Greco e l'altra verso Napoli. Questa villa divenne unica nel suo genere grazie all'utilizzo di manufatti provenienti dagli scavi di Ercolano. Purtroppo, oggi versa in uno stato di abbandono e decadenza a causa degli incendi degli ultimi anni.

Il Palazzo Reale

Voluto da Carlo di Borbone e costruito all'interno di un ampio parco chiamato Bosco della Reggia, rappresenta l'edificio più rappresentativo di Portici. La Reggia si caratterizza per la sua maestosa facciata terrazzata con balaustre e un cortile che funge da vero e proprio piazzale. Il parco ospita anche un anfiteatro. Da non perdere anche il bosco che un tempo si estendeva dalla zona di Pugliano, presso il Vesuvio, fino a Granatello, verso il mare.

Il parco

E' un'oasi di bellezze naturali e opere d'arte, tra cui la "Fontana delle sirene" e il "Chiosco di re Carlo". In passato, il sovrano Ferdinando IV fece costruire uno zoo speciale nel parco, popolandolo di splendidi animali esotici. Merita una visita anche la Basilica di Santa Maria della Natività e San Ciro, l'edificio religioso più importante della zona. La chiesa, distrutta dall'eruzione del Vesuvio nel 1631, presenta una facciata in stile bizantino affiancata da due torri con campane e orologio. All'interno, le tre navate ospitano l'altare maggiore con la Natività di Maria di Luca Giordano, oltre a opere come la Concezione di Giuseppe Bonito nel secondo altare a destra e la Statua del Santo di Ferdinando Sperandeo nella cappella di sinistra. Altri siti religiosi interessanti includono la Cappella Reale, la Chiesa di San Pasquale e la Chiesa di Sant'Antonio, che arricchiscono l'offerta monumentale di Portici.

Da Portici ad Ercolano

Infine, non si può parlare di Portici senza menzionare Ercolano e i suoi magnifici scavi archeologici. Situati a pochi passi dalla città, questi scavi, iniziati nel 1709, permettono di rivivere la storia della città sepolta sotto le ceneri vulcaniche durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Sebbene solo una piccola parte della città originaria sia stata riportata alla luce, è possibile percorrere alcune strade, osservare i resti di ville e attività commerciali, e ammirare gli antichi edifici pubblici e le abitazioni private. La maggior parte dei reperti rinvenuti è esposta nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ma il Sito di Ercolano stesso attira centinaia di migliaia di turisti ogni anno ed è stato incluso nella lista dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO.

Visitare Portici e Ercolano significa immergersi in un viaggio attraverso la storia, l'arte e la bellezza di un territorio unico, in cui si fondono la magnificenza delle Ville Vesuviane e l'emozione dei rinvenimenti archeologici di Ercolano.

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