Nomine Unione Europea, Meloni: "Serve cambio di passo"
La premier: "Non faccio inciuci con la sinistra né in Italia né in Europa"
La Premier Giorgia Meloni, ieri, ha vissuto una giornata intensa tra le aule del Parlamento italiano. In vista dell'imminente Consiglio per le nomine Unione Europea, ha tenuto importanti comunicazioni alla Camera, seguito da un pranzo istituzionale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e nel pomeriggio ha partecipato al dibattito al Senato.
In questo contesto, Meloni ha ribadito la sua posizione ferma contro accordi politici con la sinistra, sia in Italia che in Europa.
Comunicazioni alla Camera: Verso il Consiglio Europeo
In mattinata, Giorgia Meloni ha tenuto un discorso alla Camera dei Deputati in preparazione del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. Le sue parole hanno trovato l'approvazione della maggioranza con 178 voti favorevoli e 98 contrari. Durante il discorso, Meloni ha sottolineato l'importanza del coinvolgimento italiano nelle decisioni europee e ha criticato l'attuale logica di assegnazione delle cariche di vertice, che ritiene imposta da una maggioranza fragile.
Pranzo al Quirinale con il Presidente Mattarella
Tra le due sessioni parlamentari, la Premier ha partecipato a un pranzo al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questo incontro è stato cruciale per discutere della posizione italiana in vista delle nomine ai vertici dell'Unione Europea. Mattarella ha sottolineato l'importanza del ruolo dell'Italia nel contesto europeo, ribadendo che il Paese non può essere escluso dalle decisioni chiave.
Dibattito al Senato: Una Giornata Decisiva
Nel pomeriggio, Meloni si è recata al Senato dove si è svolto un acceso dibattito prima dell'approvazione della risoluzione della maggioranza con 93 voti favorevoli e 54 contrari. Diversi altri partiti hanno ottenuto l'approvazione parziale delle loro risoluzioni, inclusa Italia Viva, il Movimento 5 Stelle, Azione, Avs e il Partito Democratico. Meloni ha ribadito la sua contrarietà agli accordi politici preventivi sulle nomine europee, criticando le modalità con cui sono stati condotti.
Vertice con Tajani e Salvini: Strategia Italiana in Europa
Dopo il dibattito al Senato, Meloni ha incontrato i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini per discutere della strategia del governo italiano in Europa. Durante questo incontro, si è consolidato il pacchetto di nomine che vede la riconferma di Ursula von der Leyen alla Commissione Europea, Costa al Consiglio e Kallas alla politica estera. Tuttavia, Meloni, insieme ai leader di Ungheria e Slovacchia, non ha ancora dato il suo consenso a queste nomine.
Critiche alle Politiche Europee Attuali
Meloni ha espresso forti critiche verso le attuali politiche europee, evidenziando la necessità di un cambiamento. Ha sottolineato che la logica del consenso è stata sostituita da quella dei "caminetti", dove decisioni cruciali vengono prese da pochi a discapito della rappresentanza democratica. Ha anche criticato il tentativo di escludere l'Italia dai negoziati, ritenendolo un affronto alla sovranità nazionale.
Un'Europa Più Concreta e Meno Ideologica
La Premier ha ribadito la necessità di rendere l'Europa più concreta e meno ideologica, rispondendo alle esigenze dei cittadini che chiedono un cambiamento nelle politiche comunitarie. Ha sottolineato che l'attuale disaffezione verso l'UE è dovuta a una percezione di invasività eccessiva e mancanza di risposta ai problemi globali. Meloni ha proposto una delega specifica alla sburocratizzazione nella nuova Commissione Europea per migliorare l'efficienza e l'attrattività del continente.
La giornata in Parlamento di Giorgia Meloni ha messo in evidenza le sue posizioni ferme riguardo alla politica europea e il suo impegno a difendere gli interessi italiani. Ha riaffermato la sua determinazione a non fare compromessi con la sinistra e ha tracciato una linea chiara sulle future strategie del governo italiano in Europa.