FRANCIA. Le proteste in Francia per l'uccisione di Nahel, un giovane di 17 anni, da parte della polizia martedì scorso, continuano a scuotere il paese. Nonostante un'ultima notte relativamente più tranquilla rispetto al giorno precedente, soprattutto nella regione di Ile-de-France, tensioni sono state segnalate ancora a Nanterre.

A Marsiglia, le autorità hanno richiesto l'invio di ulteriori forze dell'ordine per gestire la situazione. Diverse città, tra cui Marsiglia, Lione, Grenoble, Saint-Etienne e Parigi, sono state teatro di violente manifestazioni. Oltre 400 arresti secondo il ministero degli Interni.

Il ministro degli Interni, Darmanin

Ha dichiarato che la violenza è stata di "ben minore intensità" rispetto ai giorni precedenti. E ha espresso gratitudine alla polizia durante la sua visita notturna a Mantes-la-Jolie. Tuttavia, le tensioni rimangono palpabili. In un tragico incidente, un giovane manifestante è morto ieri cadendo dal tetto di un edificio nel Nord della Francia. Di fronte a questa situazione, il presidente Macron ha fatto un appello ai genitori dei manifestanti chiedendo loro di "tenere i loro figli in casa".

Nonostante qualche tensione a Nanterre intorno alla mezzanotte e un intervento di Brav-M nelle Halles a Parigi, l'ultima notte è sembrata più tranquilla rispetto al giorno precedente, soprattutto in Ile-de-France. Il sindaco di Marsiglia ha tuttavia sollecitato l'immediato invio di ulteriori forze dell'ordine a causa delle violenze e dei saccheggi nella seconda città più grande della Francia.

Francia - Le misure di sicurezza

Ulteriormente rafforzate, con la sospensione dei grandi eventi, un aumento delle pattuglie di polizia e il divieto di utilizzo dei mezzi di trasporto dopo le 21:00. Circa 45.000 agenti sono stati schierati per mantenere l'ordine pubblico.

Kylian Mbappè, capitano del Paris Saint Germain (PSG) e della squadra nazionale francese, ha lanciato un appello condannando la morte di Nahel e l'espressione della rabbia popolare che ne è seguita. Mbappè ha sottolineato che la violenza non risolve nulla e che può portare solo a un processo di autodistruzione. Inoltre, Patrick Jarry, sindaco di Nanterre dal 2004, ha commentato l'episodio come drammatico. E ha evidenziato la necessità di riflettere sulle condizioni di intervento delle forze dell'ordine, in particolare quelle coinvolte nell'uso delle armi contro un adolescente in totale violazione della legge.

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