Emanuela investita e uccisa fuori casa, aveva 11 anni: una settimana prima era morto il nonno
Il dramma di Emanuela a Reschigliano è ancora molto profondo. «Esattamente una settimana fa è morto il nonno, in Albania. Non abbiamo avuto nemmeno il tempo di riprenderci dal lutto che siamo stati travolti da questo dramma immane. Non possiamo crederci, siamo straziati. Mamma e papà non riescono nemmeno a pensare che lei non ci sia più». Sono queste le parole dei familiari di Emanuela Brahja – riportate da Il Gazzettino – dopo la morte dell’11enne investita da un furgone. Zii, cugini, parenti sono arrivati dall’Albania già martedì, quando la speranza che la piccola si potesse salvare ancora esisteva. Tutto il paese era in preghiera per la piccola 11enne ma ieri, poco dopo mezzanotte nel reparto di Terapia intensiva pediatrice delll'azienda ospedaliera Padova, Emanuela è morta. Emanuela era stata coinvolta lunedì sera di un grave incidente in via Pontarola a Reschigliano, ad appena una manciata di metri da casa. «Abbiamo perso mio padre esattamente una settimana fa aggiunge lo zio. Mio fratello Agron era appena rientrato dall’Albania, vive qui da 25 anni, lavora per una ditta di coperture. Non riesce a darsi pace. Per la strada si può morire, ma così, a 11 anni, non si può accettare. I cuginetti non riescono a capire, le sue sorelle e il fratellino sono distrutti. Sono una bellissima famiglia, non meritavano tutto questo». Così, lo zio di Emanuela. Fonte: Il Gazzettino Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo