TRUMP CONTRO GIUSTIZIA E FBI. La furia di Donald Trump si è abbattuta sui magistrati che stanno indagando su di lui per le vicende legate ai suoi tentativi di bloccare la transizione dei poteri con Joe Biden dopo il voto del 2020 e ai documenti classificati della Casa Bianca rinvenuti nella sua residenza in Florida.

Entrambe le indagini, guidate dal procuratore speciale Jack Smith, sembrano avviate alla conclusione a un possibile rinvio a giudizio.

Trump contro Giustizia e Fbi

"I marxisti e fascisti" del dipartimento di Giustizia e dell'Fbi "mi danno la caccia ad un livello e una velocità mai visti prima in questo Paese e non ho fatto nulla di sbagliato", ha scritto l'ex presidente in uno dei tanti post pubblicati sul suo social media Truth, all'indomani dell'incontro tra i suoi avvocati e i funzionari del dipartimento di Giustizia, per discutere delle indagini in corso.

USA: CARTE SEGRETE, LEGALI DI TRUMP INCONTRANO PROCURATORE SPECIALE SMITH

Gli avvocati di Donald TRUMP hanno incontrato il procuratore speciale Jack Smith per presentare le loro argomentazioni contro la possibile incriminazione dell'ex presidente per il possesso di documenti classificati portati via dalla Casa Bianca. All'incontro, durato circa due ore, oltre al procuratore Smith, al quale sono state affidate le inchieste che fanno capo a TRUMP dopo la sua nuova candidatura alla Casa Bianca, ha partecipato un funzionario del dipartimento di Giustizia, rendono noto fonti informate.

L'incontro è avvenuto mentre si aspetta a breve la conclusione dell'inchiesta, con consiglieri di TRUMP che ritengono che Smith finalizzerà le sue decisioni nelle prossime settimane.

Le stesse fonti affermano che si stanno preparando alla possibilità di un'incriminazione federale per TRUMP, sottolineando di non credere che gli argomenti presentati dagli avvocati dell'ex presidente abbiano cambiato le posizioni dei procuratori. Nei giorni scorsi, i media americani hanno rivelato che i procuratori hanno ottenuto una registrazione audio in cui TRUMP, nell'estate del 2021, si vantava di essere in possesso di un documento classificato con i piani per un possibile attacco all'Iran.

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