Claudia Chessa: «Alessio Lupo mi soffocava, voleva strapparmi le dita a morsi»
La 18enne è stata intervistata a Pomeriggio 5: mi diceva "tu da qui non esci viva". Se non mi fossi lanciata mi avrebbe uccisa»
Claudia Chessa, 18enne di Arzachena, ha trovato il coraggio di raccontare la sua verità in un'intervista a Pomeriggio 5. Dopo aver subito una violenta aggressione dal fidanzato Alessio Lupo, la giovane ha deciso di lanciarsi dal balcone di un hotel a Malta per sfuggire alla furia dell'uomo.
L'aggressione e la decisione di lanciarsi nel vuoto
La notte tra il 22 e il 23 gennaio si è trasformata in un incubo per Claudia. Durante la sua intervista, la ragazza ha rivelato dettagli sconvolgenti sulla lite avvenuta con Alessio. Dopo un iniziale diverbio nel locale, la situazione è degenerata in albergo. "Mi ha morso le dita delle mani, poi ha cercato di soffocarmi con un cuscino. Mi ha detto che da quella stanza non sarei uscita viva", racconta Claudia con voce spezzata.
In preda al terrore, ha compiuto l'unico gesto che le sembrava potesse salvarle la vita: si è gettata dal quarto piano dell'hotel. "Pensavo a mia madre, alla mia famiglia. Non volevo morire". L'impatto con il suolo è stato violento, ma fortunatamente Claudia è sopravvissuta.
Il comportamento di Alessio Lupo dopo l'incidente
Secondo il racconto di Claudia, dopo la caduta, Alessio è sceso con calma, come se nulla fosse accaduto, dicendo ai presenti che la ragazza era pazza e si era gettata volontariamente. "Ho pregato chi era vicino di chiamare i soccorsi, temevo che lui tornasse per finire quello che aveva iniziato", racconta la giovane.
La versione di Alessio Lupo: "Mi manca, mi dispiace"
Alessio Lupo, dal canto suo, ha fornito una versione molto diversa dei fatti. "Abbiamo litigato, poi sono andato in bagno e ho sentito il tonfo". Secondo lui, la relazione era ormai segnata da continui litigi e discussioni. "La amavo e la amo ancora, non le avrei mai fatto del male", ha dichiarato.
La difesa di Alessio e le indagini in corso
L'avvocato di Alessio Lupo, Egidio Caredda, ha affermato che il caso non riguarda un uomo violento, ma una relazione problematica con reciproci momenti di tensione. Ha anche rivelato che il 27enne aveva l'abitudine di registrare le loro liti per autotutela. Secondo il legale, quella notte esistono registrazioni video che mostrerebbero i momenti prima della caduta di Claudia.
Attualmente, la Procura di Tempio Pausania, in collaborazione con la Squadra Mobile di Sassari, attende riscontri dalla magistratura maltese per capire se vi siano gli estremi per accusare Alessio di tentato omicidio.
Claudia: "Denunciate sempre, io lo farò presto"
Claudia, ancora sotto shock, ha espresso un messaggio importante: "Parlate sempre, non credete a chi vi dice di amarvi e poi vi fa del male. Io sono viva per miracolo, ma un'altra ragazza potrebbe non esserlo".
Nonostante lo shock, la giovane ha annunciato che procederà con la denuncia. La sua storia rappresenta un forte monito contro la violenza domestica e il pericolo che si cela dietro le relazioni tossiche. La speranza è che la giustizia faccia il suo corso e che episodi simili non si ripetano mai più.