Negli Stati Uniti una donna decapita l’ex suocera e conserva la sua testa mozzata nel lavello da cucina. La colpevole è Rachel Hilyard, ora accusata di omicidio della madre del suo ex fidanzato, Micki Davis. Il giudizio è arrivato nella giornata del 7 febbraio 2020. Hilyard è una 38enne originaria di Wichita nello stato del Kansas.
L’accusa grava sulla donna dal 9 aprile 2019, giorno dell’omicidio della Davis. Il procuratore distrettuale Marc Bennet ha indagato sul macabro assassinio e oggi ricostruisce l’intera vicenda, accusando formalmente la Hilyard.
Donna decapita ex suocera, la ricostruzione
Il giorno dell’omicidio Micki Davis si era recata a casa della Hilyard per recuperare alcuni effetti personali del figlio, dopo la fine della relazione tra i due giovani. La Davis portava con sé il nipotino di 9 anni, che avrebbe anche cercato di chiedere aiuto nel momento dell’aggressione. Secondo la ricostruzione di Bennet, le due donne avrebbero cominciato a litigare per un dipinto in garage.
A un certo punto, Rachel Hiliyard ha impugnato dei coltelli da bistecca e colpito ferocemente la madre del suo ex fidanzato. I soccorsi, intervenuti prontamente sul luogo, hanno poi fatto una macabra scoperta.
La testa di Micki Davis era stata infatti separata dal corpo e lasciata nel lavello della cucina.
L’avvocato di Rachel Hiliyard difende così la sua assistita: “
Pensava che fosse già morta quando l’ha decapitata“. Non si tratterebbe dunque di un atto premeditato. La Hiliyard infatti ha ammesso in aula di aver colpito e ucciso la donna nel momento in cui la discussione è degenerata. La decapitazione sarebbe avvenuta, secondo l’omicida, con
l’intento di liberare l’anima dal corpo.
Tuttavia, le dichiarazioni della donna contrastano fortemente con quelle del nipote, che l’accusa di aggressione. La Hiliyard sarà dunque chiamata a rispondere delle sue azioni in un’altra udienza, fissata per il 9 marzo 2020.