Arezzo, un altro morto sul lavoro: Alessandro Guerra lascia moglie e due figli
Il sindaco di Verghereto: “Persona stimata, dolore immenso”. Tracchi: “Basta retorica, cambiamo le regole”

Ancora una tragedia sul lavoro in Italia. Alessandro Guerra, operaio di 54 anni residente ad Alfero, frazione del comune di Verghereto (provincia di Forlì-Cesena), ha perso la vita nella mattinata di ieri, mercoledì 5 marzo, mentre era impegnato in un cantiere comunale ad Arezzo.
L’uomo, dipendente dell’impresa Edilbalze, stava operando con un muletto in viale Bruno Buozzi, nei pressi del cimitero monumentale, quando per cause ancora da chiarire è stato sbalzato violentemente a terra, battendo la testa. L’impatto è stato fatale: Alessandro Guerra è morto sul colpo, lasciando sgomenti i colleghi presenti sulla scena.
I soccorsi e l’arrivo delle autorità
L’incidente si è verificato intorno alle 9:30 del mattino. Immediato l’intervento dei soccorritori della Croce Bianca di Arezzo, accorsi nel tentativo di rianimare l’uomo. Sul posto sono giunti anche i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale e i tecnici del Pisll (Prevenzione Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro), incaricati di verificare le condizioni di sicurezza del cantiere.
Purtroppo, ogni tentativo di salvargli la vita si è rivelato vano: l’operaio è deceduto sul posto, sotto gli occhi increduli dei colleghi. L’area del cantiere è rimasta chiusa al traffico per quasi due ore, per permettere agli inquirenti di effettuare i primi rilievi.
Indagini in corso: ipotesi di omicidio colposo
La Procura di Arezzo ha immediatamente aperto un fascicolo d’indagine, ipotizzando il reato di omicidio colposo. L’obiettivo è chiarire l’esatta dinamica dell’incidente e verificare il rispetto delle norme di sicurezza.
Secondo una prima ricostruzione, Guerra sarebbe stato sbalzato a terra dal muletto in seguito a una manovra, riportando un trauma cranico fatale. Gli inquirenti dovranno accertare se il mezzo fosse adeguatamente attrezzato e se l’operaio stesse utilizzando tutti i dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa vigente.
Il dolore della comunità di Verghereto
La notizia della tragica scomparsa di Alessandro Guerra ha profondamente colpito la comunità di Verghereto, dove l’uomo viveva con la moglie e i due figli.
«La sua morte ci lascia sgomenti», ha dichiarato il sindaco Enzo Salvi. «Era una persona stimata, un uomo dedito alla famiglia e al lavoro. L’impresa Edilbalze, per cui lavorava, è una realtà consolidata, con oltre trent’anni di esperienza nel settore edilizio e un’attenzione particolare alla sicurezza. Questa tragedia rappresenta un dolore immenso per tutta la comunità».
Sui social sono numerosi i messaggi di cordoglio da parte di amici e conoscenti, che ricordano Alessandro Guerra come un lavoratore serio e un uomo dal cuore grande.
Un bilancio tragico: 40 morti sul lavoro in Toscana nel 2024
Il dramma di Alessandro Guerra si inserisce in un quadro allarmante: nel 2024, solo in Toscana, sono già 40 le vittime sul lavoro. Dati che accendono i riflettori su una piaga che sembra non trovare soluzione, nonostante le continue denunce dei sindacati e le promesse di maggiori controlli.
L’ennesima morte in un cantiere italiano riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’effettiva applicazione delle normative esistenti.
«Basta retorica, servono regole più stringenti e controlli serrati», ha dichiarato il segretario regionale della Cgil, Roberto Tracchi. «Ogni giorno assistiamo a nuove tragedie, ma le misure di prevenzione continuano a essere insufficienti. È ora di cambiare le cose, prima che sia troppo tardi per altri lavoratori».
Mentre la giustizia farà il suo corso per individuare eventuali responsabilità, la famiglia di Alessandro Guerra piange la perdita di un marito e di un padre, morto mentre svolgeva il proprio lavoro.