Babysitter uccisa a Milano, il compagno confessa l'omicidio: «Sono stato io»
Il fidanzato della vittima: «Mi ha preso il panico e mi sono disfatto del corpo nell'Adda»
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La città di Milano è sotto shock per il tragico omicidio di Jhoanna Nataly Quintanilla, la babysitter 40enne di El Salvador scomparsa nella notte tra il 24 e il 25 gennaio 2025. Dopo giorni di indagini e ricerche, il compagno della vittima, Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, ha confessato il delitto davanti alla giudice Anna Calabi. L'uomo, 48enne di origini salvadoregne, ha ammesso di aver ucciso la donna e di essersi poi disfatto del cadavere nel fiume Adda, nei pressi di Cassano d'Adda.
La confessione di Pablo Gonzalez Rivas
Dopo un lungo interrogatorio di oltre due ore e mezza presso la Procura di Milano, Pablo Gonzalez Rivas ha ceduto e ha raccontato quanto accaduto quella notte. "Non volevo ucciderla, poi mi è preso il panico e ho deciso di disfarmi del cadavere", avrebbe dichiarato l'uomo, spiegando il motivo per cui ha occultato il corpo. L'indagine, coordinata dal pubblico ministero Alessia Menegazzo e dall'aggiunto Letizia Mannella, ha portato all'arresto dell'uomo con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere.
Il ritrovamento del corpo: la pista dell'Adda
Dalle analisi effettuate sui movimenti dell'auto dell'accusato, gli investigatori hanno ipotizzato che l'uomo si sia disfatto del corpo nella zona di Cassano d'Adda, un'area caratterizzata dalla presenza di diversi corsi d'acqua. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso Gonzalez mentre trasportava un borsone da palestra, che potrebbe contenere i resti della vittima. I carabinieri del Nucleo investigativo, supportati dalle unità cinofile e dai sommozzatori, stanno setacciando l'area alla ricerca del cadavere.
L'ultimo messaggio: un dettaglio inquietante
Un elemento chiave nelle indagini riguarda l'ultimo messaggio inviato dal telefono di Jhoanna Nataly Quintanilla. Alle 00:39 del 25 gennaio, un messaggio WhatsApp è stato inviato a un'amica della vittima. Gli inquirenti sospettano che sia stato scritto direttamente da Gonzalez quando la donna era già deceduta. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore tassello al quadro investigativo, facendo supporre che l'uomo abbia cercato di sviare le indagini e simulare la presenza in vita della donna.
Il passato oscuro di Pablo Gonzalez Rivas
Le autorità stanno cercando di ricostruire il passato di Pablo Gonzalez Rivas per comprendere meglio la dinamica dell'omicidio. L'uomo aveva una moglie e due figli in El Salvador, ma da tempo viveva in Italia. Alcuni sospettano che potesse avere una doppia vita e una relazione con un'altra donna, sebbene al momento non vi siano prove concrete su questo aspetto. Durante l'interrogatorio, Gonzalez si è mostrato reticente e ha scelto di non rispondere a molte delle domande degli inquirenti, soprattutto dopo che gli sono state mostrate le immagini delle telecamere di sorveglianza.
Un caso che scuote l'opinione pubblica
Il femminicidio di Jhoanna Nataly Quintanilla ha suscitato un'ondata di indignazione e dolore tra la comunità milanese e oltre. Il caso evidenzia ancora una volta la tragica piaga della violenza di genere, un fenomeno che continua a mietere vittime in Italia e nel mondo. La cittadinanza chiede giustizia per Jhoanna e condanne esemplari per chi commette crimini tanto efferati. Le indagini proseguono, con la speranza di ritrovare il corpo della vittima e fornire risposte definitive alla sua famiglia.
La confessione di Pablo Gonzalez Rivas rappresenta un passo fondamentale nelle indagini, ma molte domande rimangono ancora senza risposta. Le autorità continuano a cercare il corpo della vittima e a raccogliere prove per chiarire ogni dettaglio di questa tragica vicenda. La comunità si stringe attorno ai familiari di Jhoanna, chiedendo verità e giustizia per una donna che ha perso la vita in circostanze drammatiche.