Susanna Recchia e la piccola Mia
Susanna Recchia e la piccola Mia

Sabato 21 settembre sarà il giorno del dolore per la comunità di Miane, in provincia di Treviso, dove si terranno i funerali congiunti di Susanna Recchia, 45 anni, e della sua figlia Mia, di appena tre anni. 

Le esequie si svolgeranno alle 14.20 presso la chiesa del paese e saranno officiate dal parroco Don Maurizio Dassie. 

Il tragico omicidio-suicidio che ha sconvolto la cittadina ha portato alla proclamazione del lutto cittadino per permettere a tutti di unirsi in questo doloroso momento.

La cerimonia e il saluto finale

I funerali di Susanna e della piccola Mia saranno celebrati congiuntamente nella chiesa di Miane. La famiglia, profondamente colpita dal dramma, ha chiesto espressamente di non portare fiori ma di fare opere di bene in memoria delle due scomparse. Prima della cerimonia funebre, venerdì 20 settembre alle ore 20, verrà recitato il Santo Rosario in loro suffragio.

Le due epigrafi, annunciate separatamente, riflettono il dolore della famiglia e il ricordo delle vittime. L’epigrafe di Susanna Recchia riporta un’immagine di gabbiani che volano in un cielo azzurro, accompagnata dal messaggio «Vola sempre alto», simbolo di libertà e pace. L’epigrafe di Mia, tenera e toccante, riporta un cuore rosaceo e la frase «Un bacio di vero amore, papà», che esprime il profondo legame con il padre Mirko De Osti.

Dopo la cerimonia religiosa, i corpi di madre e figlia verranno cremati, come da decisione della famiglia.

L'inchiesta: un gesto volontario

La Procura della Repubblica di Treviso ha dato il nulla osta per le esequie dopo aver completato gli accertamenti sulla dinamica dell’omicidio-suicidio. Gli ulteriori esami condotti dal pm Barbara Sabbatini non hanno evidenziato elementi che potessero suggerire ipotesi diverse da quella del gesto volontario di Susanna Recchia.

La donna, scomparsa la sera di venerdì 13 settembre, aveva lasciato un messaggio all’ex compagno, il padre della piccola Mia, scrivendo: «Vieni a prendere la bimba domattina, ti aspetto alle 8.15». Poco dopo, è partita con la figlia a bordo della sua Volkswagen Tiguan bianca, dirigendosi verso il ponte di Vidor, dove ha lasciato l’auto con le chiavi inserite. I soccorritori hanno ritrovato i corpi di Susanna e Mia un chilometro più a valle, trascinati dalle correnti del Piave.

L'ultimo addio e la speranza di una morte dolce

Il padre di Mia, Mirko De Osti, devastato dal dolore, spera che Susanna abbia sedato la bambina prima di gettarsi nel fiume. Nell’auto parcheggiata vicino al ponte di Vidor, infatti, sono stati trovati i farmaci antiepilettici di Mia, che potrebbero averla addormentata, rendendo così la sua morte meno traumatica. «Voglio credere che Susanna abbia calmato nostra figlia prima di buttarsi con lei nell'acqua», ha detto Mirko, cercando un conforto in questo terribile pensiero.

La vicenda ha sconvolto non solo la famiglia, ma anche l'intera comunità, che si unisce al lutto e partecipa al dolore di un padre e di tre figli rimasti senza la loro madre.

Un passato segnato dal dolore

La vita di Susanna Recchia non è stata facile, segnata da eventi traumatici e difficoltà. In passato, era stata coinvolta in un incidente stradale in cui aveva perso la vita la sua migliore amica, un episodio che l’aveva profondamente segnata, anche se la responsabilità non era sua. L'incidente era stato causato da un semaforo guasto durante una notte di maltempo. Nonostante questo, il peso di quella tragedia è rimasto con lei per anni.

Susanna aveva affrontato anche un matrimonio fallito, da cui erano nati tre figli, e successivamente aveva cercato di ricostruire la sua vita accanto a Mirko, con cui aveva avuto la piccola Mia. Tuttavia, il rapporto con Mirko si era deteriorato, portando a una nuova separazione circa un mese prima della tragedia. Questo evento, secondo alcuni, potrebbe aver ulteriormente contribuito al tragico gesto di Susanna.

Il tragico omicidio-suicidio di Susanna Recchia e della piccola Mia ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Miane. Sabato 21 settembre, amici, parenti e conoscenti si riuniranno per dare loro l’ultimo saluto, nella speranza che possano trovare pace. La comunità, sotto shock, continua a cercare spiegazioni e conforto di fronte a una tragedia che ha spezzato due giovani vite.

 

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