Giuseppe Conte, stasera il discorso dopo le 19.45 sulla Fase 2. Ecco cosa dirà il Premier
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlerà in conferenza-stampa dopo le 19.45. Attesa per stasera, indicativamente dopo le 19.45, la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm. Tornano anche i giornalisti a palazzo Chigi, sono stati individuati spazi per garantire la sicurezza. Intanto è positiva la situazione in Italia, nella settimana delle prime riaperture con la ripresa dell'attività lavorativa, secondo i dati della Cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni sul monitoraggio della diffusione di Codiv-19 in Italia. «Le misure di lock-down in Italia - evidenziano le conclusioni del report settimanale - hanno effettivamente permesso un controllo dell'infezione da Covid-19 sul territorio nazionale, pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni e province autonome». «Rimangono segnali di trasmissione - si legge - con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte regioni italiane. Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l'igiene individuale e il distanziamento fisico». E inoltre, «è necessario un rapido rafforzamento dei servizi territoriali per la prevenzione e la risposta a Covid-19 per fronteggiare eventuali recrudescenze epidemiche durante la fase di transizione». In 18 Regioni/PA si rileva una «bassa probabilità di aumento di trasmissione ed un basso impatto sui servizi assistenziali». Fra queste, ci sono 10 Regione/PA «con un'incidenza settimanale bassa e intermedia-bassa, in cui il lock-down ha impedito il diffondersi dell'infezione; 8 ad incidenza alta e intermedia-alta, con una situazione complessa ma controllata». In 6 Regioni si segnala «una situazione epidemiologica in evoluzione e fluida per la presenza di focolai di trasmissione da monitorare con attenzione». Nel dettaglio, la situazione è in evoluzione in Molise e Umbria. Il Molise, nella settimana 4-10 maggio, è passato «da una classificazione bassa a moderata, a causa di un focolaio di trasmissione identificato sul territorio e attualmente in fase di controllo, senza segnali di sovraccarico delle strutture assistenziali». In Umbria, la classificazione settimanale è passata «da bassa a moderata per un aumento nel numero di casi e un Rt maggiore di 1, ma »in un contesto ancora con una ridotta numerosità di casi segnalati e che, dunque, non desta una particolare allerta«. Diversa la situazione in Lombardia. Qui, spiega il report della Cabina di regia, la classificazione settimanale è »moderata, ma si assiste ad una riduzione dei segnali di sovraccarico dei servizi sanitari«. In questa Regione, però, »rimane elevato il numero di nuovi casi segnalati ogni settimana seppur in diminuzione«. Fonte: Il Mattino Leggi anche Viaggi tra regioni dal 3 giugno, Conte ai governatori:"Ora voi i responsabili" Seguici su Facebook 41esimoparallelo