Studente muore a 17 anni dopo la chemio: il dramma di Alex. I genitori chiedono giustizia: "Riaprire l'inchiesta"
STUDENTE MUORE A 17 ANNI. Aveva solo 17 anni, una vita davanti da vivere a pieni polmoni, poi la terribile scoperta della malattia. La terapia da iniziare e la morte subito dopo aver fatto le prime chemio. Alex se ne è andato così nel giro di pochissimo tempo senza nemmeno avere l'occasione di combattere quel brutto male.
«Un ragazzo dal carattere eccezionale, encomiabile nel comportamento e sempre capace di trasmettere valori positivi – questa è la descrizione che ne viene ancora fatta nei corridoi dell’istituto -. Un esempio e un modello per tutti». Così lo descrive il suo papà e tutti quelli che lo conoscevano.
Studente muore a 17 anni - La famiglia chiede giustizia
Si chiamava Alex Mazzoni ed aveva solo 17 anni. Alex non c’è più, è volato in cielo l’11 marzo di tre anni fa. «Gli diagnosticarono una leucemia non fulminante – racconta Stefano, il suo giovane papà -. Gli hanno fatto quattro chemio ed è morto per emorragie diffuse». Secondo quanto perviene, la famiglia del giovane, strappato alla vita subito dopo la chemio, chiede giustizia in quanto sono stati «errori medici in stretto nesso di causalità con la morte» del 17enne che «malgrado un paio di inquietanti episodi» avvenuti durante precedenti ingressi in ospedale «non è stato sottoposto ad esami endoscopici» che «avrebbero permesso di accertare senza ombra di dubbio da un lato l’emorragia in corso causata dalla mucosite e dall’altro di sospendere il trattamento chemioterapico».
E ancora aggiunge il papà:
«Le chemio andavano sospese». «È finita la mia voglia di vivere ma fu un errore medico. Riaprite le indagini»
«Qualcuno, sbagliando, è riuscito a interrompere i sogni del mio ragazzo in soli 20 giorni – racconta il papà -. Un anno dopo ci è stata data la risposta dell’autopsia e hanno chiuso il caso».
Pochi mesi fa, però, la famiglia ha depositato in Procura a Perugia un’istanza per la riapertura delle indagini.
La Procura di Perugia ha chiesto di riaprire le indagini sulla morte di Alex Mazzoni: «Per dimostrare l’errato trattamento medico a cui è stato sottoposto Alex, che lo ha condotto al suo decesso».
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