Non si placano le polemiche per la querelle su Sergio Sylvestre e l'inno nazionale, almeno per quanto riguarda i commenti che arrivano al cantante americano. È lui stesso a tornare sull'argomento con qualche storia in cui ci tiene a ribadire il suo punto, ma soprattutto a rispondere a chi ancora continua a scrivergli offese razziste.
I fatti, ormai, sono noti
L'ex vincitore di Amici di Maria De Filippi, infatti, era stato chiamato dalla Lega Calcio a cantare l'inno di Mameli prima dell'inizio della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus, svoltasi all'Olimpico di Roma. In uno stadio completamente vuoto il cantante aveva cominciato a cantare l'inno quando, colto dall'emozione, si è fermato per qualche secondo prima di ricominciare. Lo ha potuto fare perché l'esibizione era a cappella, quindi Sylvestre ha potuto tranquillamente fermarsi un attimo e ricominciare.
Sylvestre tradito dall'emozione
Alcuni politici e qualche tifoso ha usato l'accaduto per attaccarlo e attaccare la Lega, rea di averlo scelto. Indipendentemente dalle scelte, che casomai vanno discusse a monte, Sylvestre si era solo un po' emozionato, può capitare anche a un professionista e tempo pochi secondi aveva portato a termine l'esibizione.
Lo aveva spiegato lui stesso che il problema non era l'essersi dimenticato le parole: "Mi sono bloccato, non perché mi sono dimenticato le parole, ma semplicemente ti emozionati a vedere uno stadio così vuoto (…) È stata una serata molto emozionante, non ero mai stato così emozionato, neanche quando sono stato ad Amici, a Sanremo. È stata una cosa incredibile incredibile, vedere uno stadio così vuoto e sentire questa eco fortissimo. Mi sono bloccato perché mi veniva una tristezza molto forte".(Fanpage)
Leggi anche:
Non ho dimenticato le parole. Ecco perchè mi sono fermato. Sergio Sylvestre spiega perchè ha sbagliato l'inno.
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo