Irene non sorriderà più. Non potrà più fare la
volontaria al Grest, come amava fare. Non ci saranno il termine della scuola e nemmeno la possibilità di trovare un lavoro. La sua vita, ancora agli inizi, ma già tanto promettente, è
finita nel buio della notte, lungo l’autostrada. E ancora una volta la morte di una giovanissima si accompagna alla guida in stato di ebbrezza.
Irene Zani di Leno era in auto con
Lorenzo Cazzago, 21 anni, residente nello stesso paese, trovato con un tasso alcolemico più del doppio del consentito e ora
piantonato in ospedale perché accusato di omicidio stradale.
Studente e volontaria
Ad avere la peggio è stata lei:
bellissima e dai capelli biondi, iscritta al Capirola di Leno, dove aveva frequentato la seconda D. Il 12 settembre non farà ingresso nella scuola dove aveva tanti amici che le volevano bene e che l’hanno ricordata nel web, sottolineandone la bontà d’animo e la serietà. Molti hanno scritto che era
"dolce, educata e riservata".
La serata
Di certo mai si sarebbe aspettata di chiudere gli occhi per sempre dopo avere passato la
serata in provincia di Cremona col suo ragazzo che si è messo al volante dopo un bicchiere di troppo e la cui posizione sarà vagliata e la cui difesa sarà affidata a un legale.
Troppo giovani entrambi per una tragedia del genere.
L'incidente
La ricostruzione dei fatti è ancora al vaglio delle forze dell’ordine. Sembra comunque che la vettura del giovane lenese sia uscita di strada senza l’intervento di terzi sulla
A21, nel territorio comunale di Pontevico.
Il fidanzato in ospedale
Da chiarire il motivo per cui l’autista ha perso il controllo dell’autovettura, che è andata a schiantarsi contro il guardrail. Per questo motivo Irene non ha avuto scampapo. Il numero unico 112 di Brescia ha inviato sul posto la
polizia stradale, i vigili del fuoco e i soccorritori del 118. Per Irene
non c’ è stato nulla da fare. Il suo ragazzo è fortemente turbato da quello che è accaduto. Appena starà meglio, ora è in condizioni gravi, sarà trasferito agli arresti domiciliari.
Leno in lutto
Intanto ieri a Leno molti hanno voluto accendere
una candela bianca per la giovane Irene, che era spesso in oratorio e aveva fatto l’animatrice al Grest, come volontaria. La piangono
papà Alessandro, impegnato in politica, mamma Simona e il fratello Dario. La 17enne era
nipote di Vittorio Biemmi, a lungo presidente della Bcc Cassa Padana e ora del Dominato Leonense, oltre che membro del Cda della cooperativa Collaboriamo.
Il dolore
Ieri è stata ricordata dall’ex sindaco di
Leno Pietro Bisinella, amico personale della famiglia."A 17 anni si deve vivere, non morire. Al mio amico Alessando - dice - a Simona, al nonno Vittorio, a Cristina, a Dario e ai famigliari dell’altro ragazzo coinvolto nell’incidente, il mio più forte abbraccio". Anche l’attuale primo cittadino
Cristiana Tedaldi ha parlanto a nome della comunità: "Siamo senza parole. Troppo il dolore". Gli amici della ragazza, fin da quando la notizia è iniziata a circolare, si sono ritrovati fuori dall’abitazione in cui la 17enne viveva con la madre e il fratello. I parenti, anche il padre separato vive a Leno, si sono chiusi nel dolore.
I funerali si svolgeranno mercoledì mattina alle 10.30 in parrocchia a Leno. Fonte: Il Giorno
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