UCRAINA. Pesanti combattimenti sono in corso nelle province meridionali e orientali dell'Ucraina, dove secondo il bilancio fornito dalle autorità di Kiev 5 civili sono morti e altri 13 sono rimasti feriti nei bombardamenti russi delle ultime 24 ore. Le forze russe hanno intensificato gli attacchi sul fronte del Donetsk ma senza riuscire a sfondare, mentre nel Luhansk sono state le truppe ucraine a proseguire nella propria controffensiva, secondo quanto reso noto dai rispettivi governatori ucraini. 

Nel sud almeno otto civili sono rimasti feriti nell'oblast di Kherson, mentre nella vicina Zaporizhzhia le forze russe hanno bombardato alcune località nei pressi della centrale nucleare, danneggiando alcune abitazioni e linee di alta tensione. Nell'oblast di Kharkiv infine, il bilancio delle vittime dei bombardamenti russi è di un morto e due feriti, secondo quanto reso noto dal governatore locale. 

Ucraina: Kiev, attacchi notturni con droni, 10 abbattut

 L'Ucraina e' stata colpita da un attacco notturno di droni iraniani: come informa il comando dell'aeronautica militare di Kiev, dei 15 aerei "kamikaze" senza pilota, una decina sono stati abbattuti dalla difesa antiaerea. Si trovavano sopra le regioni di Kherson, Mykolaiv e Odessa, ha fatto sapere l'aeronautica secondo quanto riporta l'agenzia Unian.

In particolare, secondo il comando militare operativo Sud, sempre citato dall'agenzia Ucraina Unian, "sono state prese di mira le strutture delle infrastrutture energetiche nella regione di Odessa, causando distruzioni significative e lasciando migliaia di consumatori senza elettricita'". Secondo il portavoce dell'amministrazione di Odessa, Sergiy Bratchuk, due droni sono stati abbattuti nell'area, ma l'obiettivo e' stato colpito e i servizi di soccorso sono ancora in corso. Oltre ai due droni abbattuti ad Odessa, quattro sono stati colpiti a Kherson e 4 a Mykolaiv. 

Ucraina: Kuleba, non è ancora il momento per la mediazione

Il governo di Kiev guarda con favore ad un possibile ruolo della Santa Sede in una futura trattativa di pace ma "la triste verità è che non è ancora arrivato il momento per la mediazione e la ragione è il presidente Putin. Se vuoi la pace, non mandi missili ogni settimana per distruggere le nostre infrastrutture, non continui a mandare militari per catturare le nostre città, non annetta territori che sono di altri". Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ai giornalisti in missione con l'ambasciata Ucraina presso la Santa Sede. "Arriverà il momento della mediazione e se la Santa Sede vorrà partecipare sarà benvenuta". (ANSA).

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