GIULIA TRAMONTANO. La Procura di Milano ha avviato un'indagine sulle presunte fughe di notizie riguardanti l'omicidio di Giulia Tramontano, una giovane donna incinta di 7 mesi. L'inchiesta riguarda il suo fidanzato Alessandro Impagnatiello, un barman di 30 anni, che è stato accusato di averla uccisa a coltellate. I media, inoltre, hanno riportato numerosi dettagli sull'omicidio, e ora gli inquirenti cercano di determinare se ci siano state falle informative.

Accertamenti sul femminicidio e sul decreto Cartabia

La Procura di Milano sta conducendo accertamenti sul femminicidio avvenuto il 27 maggio, al fine di raccogliere ulteriori prove sull'accaduto. In particolare, gli inquirenti stanno esaminando attentamente ciò che è stato riportato dai media nelle settimane successive all'omicidio. Si stanno concentrando anche sulle presunte fughe di notizie riguardanti il decreto Cartabia sulla presunzione di innocenza, che ha regolamentato la divulgazione delle informazioni nei casi di cronaca nera e giudiziaria.

Analisi delle tracce biologiche e prove contro l'individuo confesso

La Procura ha incaricato i Ris di eseguire accertamenti tecnici "non ripetibili" sulle tracce biologiche repertate. Presso i laboratori di Parma, a partire dal 28 giugno, condotti gli accertamenti di biologia. L'obiettivo è isolare il DNA dalle tracce di sangue repertate e determinare se ci siano stati estranei presenti nell'appartamento in cui è avvenuto l'omicidio. Questi risultati si aggiungeranno alle prove raccolte dalla Procura nelle prime fasi dell'indagine, che supportano l'accusa contro l'individuo confesso.

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Gli inquirenti hanno escluso la complicità della madre di Alessandro Impagnatiello nell'omicidio di Giulia Tramontano. Le indagini si concentrano sul ruolo dell'individuo confesso e su eventuali complicità esterne.

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