acca larenzia

L’incontro di Alliance for Peace and Freedom (APF), sigla che raccoglie movimenti neofascisti europei, si terrà a Roma dopo un cambio di location. L’evento, inizialmente previsto in un hotel vicino alla stazione Termini, si sposta nella sede di Forza Nuova in zona Colli Albani. La Questura di Roma annuncia un monitoraggio serrato per garantire l’ordine pubblico.

Un cambio di sede imprevisto

La riunione, originariamente prevista in un hotel vicino a Termini, è stata spostata a causa di un presunto "guasto" al centro congressi della struttura. Nella mail inviata dall’hotel a Forza Nuova, si parlava di inagibilità improvvisa, ma il movimento di Roberto Fiore ha diffidato la struttura tramite i suoi legali. La diffida non ha avuto esito, costringendo gli organizzatori a optare per la sede del movimento in via Genzano 164.

Il significato simbolico della nuova location

La nuova sede si trova vicino a via Acca Larenzia, luogo carico di significato storico per l’estrema destra italiana. Qui, il 7 gennaio 1978, furono uccisi Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, membri del Fronte della Gioventù, seguiti dalla morte di Stefano Recchioni durante gli scontri che seguirono.

Chi partecipa all’evento

Il raduno vede la partecipazione di esponenti di spicco di movimenti neofascisti europei, tra cui Roberto Fiore (Forza Nuova), Claus Cremer (Heimat), Gonzalo Martin e Pedro Chaparro (Democracia Nacional), e altri rappresentanti di gruppi provenienti da Serbia, Romania, Francia e Siria. Questo incontro segue una prima riunione tenutasi nel viterbese.

Le dichiarazioni della Questura

La Questura di Roma, informata sull’organizzazione dell’evento, ha dichiarato che non ci sono presupposti legali per impedirne lo svolgimento in un luogo privato. Tuttavia, è stato predisposto un piano di sorveglianza per prevenire comportamenti apologetici o offensivi nei confronti della memoria storica.

Sorveglianza e controllo

La situazione sarà monitorata attentamente dalla Digos e dal Nucleo Informativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma. Sono stati predisposti servizi di osservazione e vigilanza, in particolare durante le fasi di arrivo e deflusso dei partecipanti, per evitare violazioni delle normative vigenti.

La reazione della società civile

Il raduno ha già sollevato polemiche tra i rappresentanti politici e le associazioni impegnate nella tutela della memoria storica. Molti si sono detti preoccupati per la natura dell’evento e il possibile impatto sull’ordine pubblico.

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