Cristina Frazzica
Cristina Frazzica, c'è un indagato per la sua morte

Domenica pomeriggio, nelle incantevoli acque di Posillipo, si è consumata una tragedia che ha visto la 30enne Cristina Frazzica di Voghera perdere la vita in un incidente marittimo. 

L'avvocato Guido Furgiuele, proprietario dello yacht coinvolto nell'incidente, è ora al centro delle indagini. Sotto shock, Furgiuele ha dichiarato di non essersi accorto dell'incidente, portando la vicenda a ulteriori sviluppi legali e investigativi.

L'Incidente e l'Interrogatorio di Guido Furgiuele

Guido Furgiuele, proprietario del cabinato di 18 metri modello Vega, è stato interrogato dalla Procura ieri, martedì 11 giugno. Presentatosi sotto shock e accompagnato dal padre, il professore avvocato Alfonso Furgiuele, ha raccontato di essere stato il primo a soccorrere l'amico di Cristina, che è riuscito a salvarsi. Secondo le sue dichiarazioni, non si era accorto dell'incidente fino a quando non ha visto un uomo in mare e ha sentito le urla di un giovane. Furgiuele ha spiegato di aver soccorso immediatamente l'uomo, ma resta in attesa degli esiti delle indagini tecniche sulla sua imbarcazione, che è stata sequestrata insieme ad altre due imbarcazioni.

L'Ipotesi della Fuga e del Ritorno

Le indagini stanno cercando di chiarire se Furgiuele fosse consapevole dell'incidente quando si è allontanato dal luogo del sinistro. L'ipotesi degli investigatori è che, dopo aver causato l'incidente mortale, possa essersi allontanato per poi tornare indietro e soccorrere l'uomo sopravvissuto. Le circostanze esatte dell'incidente restano ancora da chiarire, ma si sta stringendo il cerchio delle indagini sull'evento che ha visto la barca di Furgiuele travolgere il kayak su cui Cristina e il suo amico stavano facendo una tranquilla escursione.

La Velocità della Barca e il Ritrovamento del Corpo

Una delle ipotesi è che lo yacht potesse solcare il mare a una velocità sostenuta, con la prua sollevata, riducendo così la visibilità del guidatore. Il corpo senza vita di Cristina Frazzica è stato trovato dai soccorritori poco distante dal luogo dell'impatto, subito dopo l'allarme lanciato circa mezz'ora dopo l'incidente. La famiglia di Cristina è giunta a Napoli nelle scorse ore per incontrare gli investigatori. L'esame autoptico, che verrà disposto a breve, sarà fondamentale per chiarire le cause della morte di Cristina e per capire se un soccorso tempestivo avrebbe potuto salvarle la vita.

Le Perizie sui Natanti e il Kayak Coinvolto

Le perizie sui natanti, incluse quelle sul kayak a bordo del quale Cristina e il suo amico stavano trascorrendo la giornata, saranno determinanti per confermare l'identità della barca responsabile dell'incidente. Gli accertamenti tecnici mirano a fornire risposte definitive sulla dinamica dell'incidente e sulle responsabilità. Questo triste episodio ha sconvolto non solo la famiglia e gli amici di Cristina, ma anche la comunità locale e tutti coloro che frequentano le acque di Posillipo per le loro attività ricreative.

Conclusioni: Una Tragedia che Richiede Giustizia

La morte di Cristina Frazzica ha scosso profondamente la comunità, sollevando questioni cruciali sulla sicurezza in mare e sulla responsabilità degli operatori nautici. Mentre le indagini proseguono, la famiglia e gli amici di Cristina cercano risposte e giustizia per la giovane vita spezzata. L'avvocato Guido Furgiuele, ora indagato, attende l'esito delle indagini con l'ansia di chi vuole chiarire la propria posizione in una vicenda così drammatica.

La tragica vicenda di Cristina Frazzica serve da monito sull'importanza della sicurezza in mare e della prudenza necessaria per prevenire simili disastri. La comunità attende con il fiato sospeso gli sviluppi delle indagini, nella speranza che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che episodi simili non si ripetano mai più.

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