Elezioni, è corsa alla poltrona. Calenda: "Mi candido io”. Letta: "O noi o Meloni". Salvini: "Premier chi ha più voti"

Italia viva correrà da solo alle elezioni? "Al momento assolutamente sì", è stata la risposta del leader di Iv Matteo Renzi, intervistato dal Tg5. Perché cambi la decisione, ha spiegato, serve "che qualcuno accetti le nostre idee: se non le accettano, noi abbiamo coraggio, libertà e fantasia per andare da soli. Quando abbiamo mandato a casa Conte e portato Draghi, tutti dicevano che era impossibile. Lo abbiamo fatto. Lo rifaremo".

A quanto si apprende domani mattina - intorno alle 12 - sarebbe in programma un incontro tra il segretario del Pd Enrico Letta e una delegazione di sindaci dem per ulteriori chiarimenti in vista delle elezioni politiche. E' quanto rendono noto fonti vicine ai sindaci.

"Stamattina nella sua relazione alla Direzione del Pd, il Segretario Enrico Letta ha lealmente riconosciuto la proficua collaborazione con il M5S durante il Governo Conte II. Ne ha ricordato la difficilissima gestione della campagna vaccinale e poi la conquista del Pnrr da parte dell'allora Presidente del Consiglio insieme al suo Ministro del Tesoro Roberto Gualtieri.

Purtroppo, tutte le rilevazioni di voto attribuiscono una larghissima vittoria alla destra, a quella destra che Letta descrive orientata verso l'Ungheria e la Polonia. In tale scenario, il Segretario del Pd indica pragmaticamente l'obiettivo di un'alleanza elettorale 'tecnica' con i vari partiti del centro e del centrodestra, ossia un'alleanza dovuta alle pessime caratteristiche del Rosatellum, non da convergenze politiche.

In riferimento a tale scelta e ai dati politici richiamati da Letta, è incomprensibile la preclusione verso il M5S, pur dal punto di vista di chi ha radicalmente dissentito dal comportamento del Movimento al Senato il 20 Luglio scorso". Lo afferma il deputato di Leu Stefano Fassina, in una nota. "Così, andiamo al naufragio e le conseguenze le pagheranno quelle fasce di popolo che tutti dichiarano di voler salvaguardare e sostenere. Il 13 Agosto - conclude - è ancora lontano, anche il M5S si dovrebbe far sentire per provare a riaprire una discussione per l'alleanza tecnica con il Pd".

"Ci mancherebbe che io mettessi la testa a pensare ad andarmene da qui". Lo ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, stoppando le voci su una sua possibile candidatura alle prossime elezioni politiche. "Si sta qui, si combatte, si lotta e si cerca di fare ripartire questa Regione - ha sottolineato Bonaccini a margine dei lavori dell'Assemblea legislativa - che diciamo la verità era già ripartita prima e meglio delle altre".

Ha aggiunto che non farà mancare il suo sostegno al Pd nella campagna elettorale: "Ovviamente non mancherà il mio pieno sostegno, non solo alla campagna elettorale e alle proposte che Enrico Letta ha indicato, ma anche facendo campagna elettorale". Per quanto riguarda la discussione sulla premiership, dopo che il segretario del Partito democratico ha dichiarato durante la direzione nazionale di essere pronto "se serve" ad assumere il ruolo di "front-runner" della campagna elettorale, il presidente dell'Emilia-Romagna non ha dubbi: "E' il segretario, è il leader, è giusto, giustissimo che sia Enrico a farlo". Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it