Omicidio Santo Romano, davanti al Tribunale anche mamma Filomena e il deputato Borrelli
Omicidio Santo Romano, davanti al Tribunale anche mamma Filomena e il deputato Borrelli

Si è svolta oggi la prima udienza del processo per l'omicidio di Santo Romano, il giovane portiere dilettante di 19 anni ucciso a colpi di pistola nella notte tra l'1 e il 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio. Davanti al Tribunale per i Minorenni di Napoli si è radunata una folla di ragazzi e familiari per chiedere giustizia per la giovane vittima.

Nei giorni precedenti, la famiglia di Santo aveva lanciato un appello sui social per sensibilizzare l'opinione pubblica. Oggi, ai Colli Aminei, molte persone si sono presentate con striscioni, magliette raffiguranti il volto del ragazzo e cartelloni con la scritta "Giustizia per Santo".

La presenza della madre e del deputato Francesco Emilio Borrelli

Tra i presenti anche la madre di Santo, Filomena De Mare, e il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli. La madre, visibilmente provata, ha dichiarato ai cronisti: "Sono tesa. Confidiamo nella vera e sana giustizia".

Filomena ha espresso la sua determinazione nel chiedere pene certe per chi ha commesso l'omicidio del figlio: "Mi aspetto pene severe, che siano scontate interamente senza premi né sconti. Chi ha avuto il coraggio di fare questo deve anche avere il coraggio di scontare tutta la pena".

Il sostegno della comunità e l'importanza di pene certe

Molti amici e conoscenti di Santo hanno mostrato il loro sostegno indossando magliette bianche con il volto del ragazzo e adesivi a forma di cuore con la scritta "Santo Vive". Sul cancello esterno del Tribunale, gli amici hanno affisso lenzuola bianche con messaggi in suo ricordo e, più volte, hanno gridato "Santo vive!".

Alcuni tra parenti e conoscenti sono arrivati con due pullman, parcheggiati a pochi metri dal Tribunale. Su uno dei teli bianchi si legge: "Napoli alza la voce per i giovani che non possono più sognare". Molte madri presenti hanno espresso forte preoccupazione per la sicurezza dei propri figli e hanno chiesto pene severe per chi commette reati.

Il processo segna l'inizio di una battaglia giudiziaria che la famiglia di Santo e la comunità sperano possa portare giustizia e porre un freno alla violenza tra i giovani.

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