Emanuele Tufano
Emanuele Tufano

Il quartiere Sanità, a Napoli, si stringe nel dolore per la morte di Emanuele Tufano, un quindicenne vittima di un’aggressione a colpi di pistola. 

Il giovane, descritto dai suoi amici e insegnanti come un ragazzo tranquillo e appassionato di disegno, è stato ucciso con un solo colpo alle spalle mentre, probabilmente, cercava di fuggire da un inseguimento per mano di coetanei armati. 

All’esterno dell’Istituto Tecnico “Della Porta – Porzio,” frequentato dal giovane, è stato posto un drappo nero, mentre fiori e messaggi di cordoglio sono stati lasciati sul luogo dell’agguato. Sui social, frasi come “Facciamo parte di un’epoca violenta e senza futuro” si leggono in numerose stories, come a rappresentare lo sconforto e la rassegnazione di una generazione intera.

La tragedia dei genitori di Emanuele: il rientro da Ibiza

Figlio di un ristoratore del quartiere, Emanuele è cresciuto nel rione Sanità, ed era conosciuto per il suo comportamento rispettoso e la passione per il disegno. I genitori, lontani per una breve vacanza a Ibiza al momento della tragedia, hanno appreso della morte del figlio telefonicamente e sono immediatamente rientrati in Italia per unirsi alla comunità in lutto.

L'indagine lampo e l'arresto di un 15enne

La Polizia di Napoli, grazie al lavoro rapido della squadra Omicidi coordinata dagli investigatori Giovanni Leuci e Luigi Vissicchio, ha arrestato un ragazzo di 15 anni, noto alle forze dell'ordine per precedenti di violenza. L’arresto è stato seguito dall’interrogatorio di altri due minorenni. L’indagine si è avvalsa di testimonianze e delle immagini di sorveglianza che avrebbero ripreso una parte dell’inseguimento. Le dinamiche sembrano confermare che il giovane sia stato vittima di una trappola mortale in zona piazza Mercato.

Il Prefetto di Napoli: “Una tragedia che scuote la città”

Michele di Bari, Prefetto di Napoli, ha commentato l’accaduto con parole dure e commoventi, sottolineando quanto sia preoccupante l’età sempre più giovane dei coinvolti in atti violenti. Durante una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, il Prefetto ha annunciato misure straordinarie di controllo del territorio, sollecitando allo stesso tempo un impegno collettivo per ridare ai giovani il senso dei valori. “Non ci sono più parole per descrivere questa tragedia – ha detto il Prefetto –. Dobbiamo riappropriarci di strumenti educativi e far capire ai ragazzi il valore della vita.”

La scuola in lutto e la rassegnazione dei compagni di Emanuele

La scuola “Della Porta – Porzio”, frequentata da Emanuele, ha vissuto momenti di grande sconforto. Alessandra Guida, la dirigente scolastica, ha descritto il clima di rassegnazione e disillusione tra gli studenti, che vedono sempre più spesso amici e conoscenti vittime di un contesto di violenza in aumento. “Gli studenti sono rassegnati”, ha dichiarato la preside, evidenziando quanto il senso di insicurezza abbia ormai contagiato i più giovani, spingendoli a considerare la violenza come una realtà ineluttabile.

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