Usa e Cina vicine ad un compromesso per uscire dai problemi legati al Covid per una strategia che possa accontentare tutti.
Covid, la strategia di uscita
Il virus SARS-CoV-2 che sta piegando il mondo da quasi due anni è pronto ad avere un vero e proprio colpevole. La Cina si assumerà le sue responsabilità e ammetterà l'errore, mentre l'America è pronta ad accettare la versione fornita.
Il Covid-19 sarebbe sfuggito accidentalmente dal laboratorio di Wuhan dove veniva studiato. Questa è la versione che la Cina sarebbe pronta ad ammettere.
Cosa accadrà
Gi Usa, dal canto loro, sono pronti ad accettare le dichiarazioni cinesi. Ovvero che il Governo di Pechino avrebbe saputo della fuoriuscita del virus solo recentemente e dopo oltre un anno di indagini e che saranno perseguiti gli scienziati e i ricercatori che hano tenuto nascosta la verità, impedendo sostanzialmente la Cina di informare con tempestività il mondo intero e gli USA della minaccia che di lì a poco si sarebbe abbattuta in ogni Paese.
Secondo quanto riferisce Tgcom24, l'accordo sarebbe in fase conclusiva e questo compromesso sarà ufficializzato a breve. Gli USA sarebbero anche pronti ad aiutare Pechino a svolgere un'indagine sul coinvolgimento attivo di alcuni scienziati e ricercatori statunitensi negli studi sul virus nel laboratorio di Wuhan.
L'exit strategy dalla pandemia mondiale è un accordo che nasce alla luce dei risultati della nuova indagine sulle origini del coronavirus che il presidente Joe Biden avrebbe ordinato ai servizi segreti americani a fine maggio concedendo non più di 90 giorni per la presentazione del report.
Solo pochi giorni fa il direttore dell'Oms aveva messo in dubbio il rapporto diffuso a marzo dal suo stesso team che liquidava come improbabile la fuga dal centro ricerche di Wuhan.
«Serve una nuova missione in Cina, per proseguire le ricerche sull'origine del coronavirus, anche nei laboratori, c'è stata una spinta prematura a escludere la teoria del virus fuggito dal laboratorio di Wuhan», ha affermato il numero uno dell'Oms rivolgendo allo stesso tempo un appello a Pechino: «All'inizio della pandemia non tutti i dati sono stati condivisi.
Chiediamo alla Cina di essere più aperta, trasparente, collaborativa. Dobbiamo la verità a milioni di morti». Fonte: Leggo
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