Azzano: Francesco Santin, manager di Ralph Lauren, muore improvvisamente a 36 anni
La comunità azzanese in lutto per la scomparsa del giovane professionista, il cui funerale si svolgerà domani alle 16 nella chiesa San Pietro Apostolo
La comunità azzanese è in lutto per la scomparsa di Francesco Santin, il 36enne assistant general manager customer support di Ralph Lauren, deceduto improvvisamente a causa di un malore mentre si trovava nella sua casa a Saronno, alle porte di Milano. Il funerale si terrà domani alle 16 nella chiesa San Pietro Apostolo, seguito dalla tumulazione nel cimitero del capoluogo. La sua morte ha lasciato sgomenta la cittadina dove era nato e dove vive la sua famiglia, composta dai genitori Paola e Angelo e dalla sorella Chiara, che risiede a Milano.
Un professionista di talento
Francesco, una persona piena di vita, creativa e sempre con la valigia pronta, occupava un ruolo di responsabilità e non si fermava mai. Era amato per la sua disponibilità e curiosità verso il mondo, sempre pronto ad aiutare e a risolvere situazioni difficili, portando con sé un'ottica positiva.
Dopo aver completato le scuole medie ad Azzano, Francesco si era diplomato con il massimo dei voti al Kennedy di Pordenone. La sua carriera era iniziata in Decathlon, ma grazie alla sua determinazione era riuscito a entrare nella prestigiosa Ralph Lauren. Purtroppo, lo scorso venerdì sera ha subito un malore nella sua abitazione a Gerenzano, nel comune di Saronno, e nonostante il tempestivo intervento dell'ambulanza, il suo cuore ha smesso di battere. La sorella Chiara ha descritto il fratello come un manager di talento che lavorava a Milano, ma che viaggiava frequentemente per il suo lavoro in tutta Italia e in Europa.
Le passioni di Francesco
Francesco era appassionato di Formula 1 e amava viaggiare non solo per motivi di lavoro, ma anche per scoprire l’arte. L'ultima conversazione tra lui e la sorella è stata una videochiamata, e il loro rapporto era caratterizzato da affetto e sostegno reciproco.
Inoltre, Francesco era un attivo volontario nel gruppo di Capo di Sotto, contribuendo ai festeggiamenti del Bembo. La sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto profondo nella comunità: «L'abbiamo visto crescere, per noi è come un figlio. La sua famiglia, soprattutto il papà Angelo, è sempre stata di grande supporto. Abbiamo perso un punto di riferimento importante, generoso e attento agli altri. Francesco lascia un grande patrimonio di affetto e stima, che conserveremo per sempre».