"La madre di Impagnatiello...". Omicidio Giulia Tramontano, la notizia su Sabina Paulis
Il caso di Giulia Tramontano, la giovane di 29 anni uccisa dal suo fidanzato Alessandro Impagnatiello nel loro appartamento a Senago, in provincia di Milano, continua a far discutere. La tragedia è avvenuta la sera di sabato 27 maggio. Il corpo di Giulia nascosto per quattro giorni dal suo convivente, che ha inscenato la sua scomparsa.
Nei giorni successivi, Alessandro Impagnatiello ha confessato l'omicidio ed è avvenuto arrestato. Il barista, che era anche fidanzato con una collega italo-americana di 23 anni, aveva una vita parallela. Giulia Tramontano era incinta di sette mesi e suo figlio Thiago, ancora nel grembo materno, è morto a causa del terribile omicidio. L'uomo aveva una relazione con un'altra ragazza che non era a conoscenza di Giulia. Quando l'altra fidanzata ha scoperto l'esistenza di Giulia, l'ha contattata per informarla della sua relazione con Alessandro. Il loro incontro è stato pacifico, tanto che le due donne avevano programmato di parlarsi nuovamente in seguito.
Nel caso di Giulia Tramontano, è emersa un'altra figura, la madre di Alessandro Impagnatiello, di nome Sabina Paulis. In un'intervista a La Vita in Diretta, Sabina ha definito suo figlio un "mostro" e ha esortato lui a dire tutta la verità. Tuttavia, secondo quanto riportato da La Stampa, gli investigatori hanno forti dubbi sulla madre di 54 anni. La donna è stata la prima a entrare nell'appartamento di via Novella, utilizzando le sue chiavi, e ha anche accompagnato suo figlio in un bar per richiedere le registrazioni delle telecamere di sorveglianza.
Ma cosa rischia la madre di Alessandro Impagnatiello? L'avvocato penalista Guido Stampanoni Bassi, in un articolo pubblicato sul Messaggero, ha fornito delucidazioni. "Per quanto riguarda eventuali accuse di favoreggiamento, si applica alla madre una causa di non punibilità prevista nel nostro codice, secondo la quale, per una serie di reati contro l'amministrazione della giustizia, non è punibile chi ha commesso il fatto per salvare un parente prossimo da un grave e inevitabile danno alla libertà o all'onore".
Tuttavia, va sottolineato che la situazione potrebbe cambiare qualora emergesse la responsabilità di altri complici per reati diversi da quelli contro l'amministrazione della giustizia. Queste sono le considerazioni fatte dall'avvocato Guido Stampanoni Bassi nel suo dialogo con il Messaggero.
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