Funerali di Papa Francesco, il Vaticano pubblica il libretto: messa il 26 aprile in San Pietro
Attesi 200mila fedeli per l’addio a uno dei pontefici più amati. La celebrazione sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re. Tutti i dettagli del rito secondo l’Ordo Exsequiarum rinnovato da Francesco

Sabato 26 aprile 2025, alle ore 10, sul sagrato della Basilica di San Pietro, si celebrerà la messa esequiale di Papa Francesco, primo giorno dei Novendiali. L'annuncio ufficiale arriva dall’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche per mandato del Collegio cardinalizio. Sarà Giovanni Battista Re, decano del Collegio, a presiedere la funzione, come previsto dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.
Il cardinale Re, 91 anni, è sacerdote da 68 anni, vescovo da 37 e cardinale da 24. Nonostante l’età avanzata, sarà lui a guidare l’ultimo saluto al Pontefice argentino, coerente con il ruolo che gli spetta anche in vista del prossimo Conclave.
Addio a un pontefice vicino alla gente: attese 200mila persone
Per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco, sono attese oltre 200mila persone: capi di Stato, esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, pellegrini e semplici fedeli. Tutti riuniti in un commiato collettivo, in linea con lo stile umile e inclusivo che ha contraddistinto l’intero pontificato di Jorge Mario Bergoglio.
Le novità volute da Francesco per i suoi funerali
Papa Francesco aveva modificato le regole per i funerali dei pontefici nel 2024, introducendo un rito più sobrio, più spirituale e meno solenne. Le novità principali includono:
Niente catafalco per l’esposizione della salma.
Una sola bara di legno (con una cassa di zinco interna), al posto delle tre tradizionali (cipresso, piombo e rovere).
Constatazione della morte nella cappella privata, non più nella camera da letto.
Deposizione immediata del corpo nella bara.
Esposizione del Papa già nella bara, aperta, per la venerazione dei fedeli.
Possibilità di sepoltura in luogo diverso dalla Basilica Vaticana.
Le tre “stazioni” rivisitate: casa, Basilica e sepolcro
Il nuovo Ordo Exsequiarum, curato sotto la guida dell’arcivescovo Diego Ravelli, ha previsto una seconda edizione tipica approvata da Papa Francesco il 29 aprile 2024. La struttura della celebrazione si articola in tre “stazioni”:
Stazione nella casa del defunto
Avverrà nella cappella privata del Papa, con la constatazione della morte, la chiusura del corpo nella bara e la preparazione per la traslazione in Basilica. Eliminata la tradizionale traslazione nel Palazzo Apostolico.
Stazione nella Basilica Vaticana
La bara verrà traslata direttamente in San Pietro. Il corpo di Francesco sarà esposto nella bara, non più su un alto cataletto. Seguirà la Messa esequiale, presieduta dal cardinale Re.
Stazione nel luogo della sepoltura
Il feretro sarà trasportato al luogo della sepoltura. Secondo fonti vaticane, Papa Francesco sarà sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove già da tempo è stata predisposta una tomba. Si attende ancora la conferma se ci sarà un corteo ufficiale o una modalità più discreta, in stile bergogliano.
Un funerale da pastore, non da sovrano
Il nuovo rito, come ha spiegato l’arcivescovo Ravelli, punta a sottolineare il carattere di discepolato e servizio del Papa defunto. “Francesco ha voluto che le sue esequie esprimessero la fede della Chiesa in Cristo Risorto e non l’immagine di un potente del mondo”, ha dichiarato Ravelli. “Il Pontefice è un pastore tra i pastori, e così deve essere salutato dal Popolo di Dio”.
Verso il Conclave: gli italiani tra i papabili
Mentre si prepara il rito funebre, cresce l’attenzione verso il prossimo Conclave. Tra i cardinali italiani papabili si fanno i nomi di:
Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme
Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI
Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano
Accanto a loro, anche alcuni outsider con un profilo internazionale e spirituale affine al pontificato di Bergoglio.