La Fase 2 entra nel vivo
Riaprono da lunedì ristoranti, bar, pizzerie, parrucchieri, estetisti, negozi, ma anche musei e le chiese per la messa. Dal 25 riaprono le palestre, dal 15 giugno i cinema. La novità più importante riguarda il distanziamente sociale che scende a un metro (i tecnici chiedevano da 2 a 4 metri). Nessun limite per gli spostamenti delle persone nella stessa Regione: non servirà più l'autocertificazione. E dal 3 giugno via libera agli spostamenti tra Regioni, riaprono anche i confini nazionali.
Cosa riapre subito
Lunedì 18 potranno riaprire i battenti ristoranti, bar, negozi, spiagge, palestre: scende a un metro la distanza minima da rispettare e la prenotazione sarà obbligatoria per parrucchieri e saloni bellezza.
Le altre riaperture - Dal 25 maggio riaprono le palestre e poi, dal 15 giugno teatri e cinema.
Targhe informative e controlli su temperature - Per tutte le attività sarà necessario predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, in alberghi e ristoranti è suggerita la rilevazione della temperatura corporea degli avventori e devono essere resi disponibili prodotti igienizzanti.
Scende la distanza sociale
La distanza interpersonale minima obbligatoria nella ristorazione scende a un metro e occorre privilegiare l'accesso tramite prenotazione, mantenendo l'elenco delle prenotazioni per un periodo di 14 giorni. I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale. La distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio.
Come si andrà nei bar e negli alberghi
Nei bar l'ingresso deve essere contingentato e limitato a un numero di clienti che possa garantire la distanza interpersonale di almeno un metro. In alberghi, agriturismo e altre strutture di ospitalità resta imperativo predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore 37,5 °C. Garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all'interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Le linee guida suggeriscono di favorire le modalita' di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile. Ospiti e personale devono indossare mascherine.
Gli spostamenti
A partire dal 18 maggio, gli spostamenti delle persone all’interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. Lo Stato o le Regioni potranno adottare o reiterare misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale relativamente a specifiche aree interessate da un particolare aggravamento della situazione epidemiologica.
Fino al 2 giugno 2020
Restano vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Dal 3 giugno
Gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree. Tali norme varranno anche per gli spostamenti da e per l’estero, che potranno essere limitati solo con provvedimenti statali anche in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali. Saranno comunque consentiti gli spostamenti tra la Città del Vaticano o la Repubblica di San Marino e le regioni confinanti.
In spiaggia 10 metri quadrati per ombrellone
In spiaggia dovrà essere assicurato un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 quadrati per ogni ombrellone. Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri. Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell`impianto. Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.
Per quanto riguarda le spiagge libere infine, si ribadisce l'importanza dell'informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell'adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Per assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza.(Tgcom24)
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