Scontri a La Sapienza di Roma, due arresti: "Fuori la guerra dagli atenei"
L'Università La Sapienza di Roma si trova al centro di una tempesta di scontri e arresti, catalizzata dalle tensioni in merito agli accordi di ricerca con Israele.
Cosa è accaduto
Il tessuto universitario è stato scosso dalle proteste, che hanno trovato il loro culmine durante la riunione del Senato accademico e del Cda, quando la discordia ha lasciato spazio a scontri e disordini, sia all'interno che all'esterno delle mura dell'università.
L'escalation della tensione ha portato a arresti e feriti, gettando ulteriori ombre su un'atmosfera già carica di conflitti latenti.
Le reazioni istituzionali
Le istituzioni educative e politiche hanno risposto con fermezza agli eventi tumultuosi.
La Conferenza dei rettori ha espresso profonda preoccupazione per gli scontri, mentre la presidente della Crui ha ribadito l'inaccettabilità della violenza in qualsiasi forma.
Le reazioni della premier Meloni e di altri esponenti politici hanno sottolineato la necessità di condannare fermamente gli atti di violenza e di sostenere le forze dell'ordine e la comunità accademica.
Le Richieste dei Manifestanti
Le voci dei manifestanti hanno richiesto un cambiamento tangibile nella politica accademica, con una chiara richiesta di sospensione degli accordi con Israele e delle collaborazioni con l'industria degli armamenti.
Inoltre, hanno sollecitato un'immediata cessazione delle ostilità a Gaza, mentre hanno manifestato il desiderio di un dialogo più aperto e trasparente con le istituzioni.
Le Reazioni Politiche
Le reazioni politiche hanno evidenziato una divisione di opinioni riguardo agli eventi a La Sapienza.
Mentre alcune figure politiche hanno espresso solidarietà alla rettrice e condannato la violenza, altre hanno sottolineato l'importanza di ascoltare le preoccupazioni dei manifestanti e di adottare misure concrete per affrontare le questioni sollevate.
Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida:
La mia più ferma condanna per i gravissimi fatti accaduti oggi a Roma, perpetrati dai collettivi più violenti e facinorosi della sinistra, e la mia più completa solidarietà alla rettrice de La Sapienza e alle forze dell’ordine coinvolte negli scontri. Ribadisco quanto affermato pochi giorni fa: la tolleranza del passato verso simili episodi ha poi portato agli anni bui del terrorismo e dell’odio
Matteo Renzi su X
Hanno tentato di assaltare il rettorato e un commissariato, hanno danneggiato le auto, hanno picchiato un servitore dello Stato perché dirigente di Polizia. Questi studenti parlano di pace ma usano la violenza: non stanno difendendo la causa palestinese, stanno violentando le istituzioni italiane. Parlano di antifascismo ma sono per primi loro violenti e fascisti