I casi di coronavirus nel mondo hanno superato i due milioni.
Solo negli Stati Uniti sono più di 609 mila, con 26mila morti, 2375 nelle ultime ventiquattr’ore. Alla luce di questi dati, il presidente Donald Trump ha annunciato che sospenderà i fondi all’Organizzazione mondiale della Sanità, accusandola di aver “portato avanti la disinformazione della Cina riguardo al coronavirus” di aver “sottovalutato la portata dell’epidemia”. Una decisione condivisa anche dal segretario di Stato, Mike Pompeo.
Un annuncio
A cui ha fatto seguito la replica del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che ha fatto sapere che “non è questo il momento di smettere di sostenere l’Oms, organo assolutamente fondamentale” per lo sforzo globale di combattere il Covid-19. Guterres ha affermato che è possibile che enti diversi leggano i fatti in modo diverso, ma che il momento opportuno per una revisione sarà “una volta che abbiamo finalmente voltato pagina su questa pandemia. Ma ora non è quel momento”.
Contro la decisione di Trump si è scagliata anche Mosca, che l’ha definita un segno dell’approccio egoistico di Washington nella lotta contro il coronavirus: “Consideriamo molto allarmante la dichiarazione di Washington di ieri sulla sospensione dei finanziamenti all’Oms”, ha detto. “Questo è il segno di un approccio egoista delle autorità statunitensi a ciò che sta accadendo nel mondo nel pieno della pandemia”, ha dichiarato alla Tass il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov.
Le motivazioni di Trump
“Non siamo stati trattati in modo giusto“, ha detto ancora Trump che addossa all’Oms la responsabilità di aver sottostimato la portata del coronavirus. Lo stato più colpito è quello di New York, con 10.834 decessi, secondo quanto ha reso noto ieri il governatore Andrew Cuomo. “Si sarebbe potuto contenere l’epidemia all’origine come molte poche vittime – ha detto ancora Trump puntando il dito contro l’Oms – questo avrebbe salvato migliaia di vite ed evitato danni economici in tutto il mondo.
L’obiettivo principale
E' l’attuale leadership dell’organizzazione internazionale e ieri Trump si è fermato un attimo prima di chiedere le dimissioni del direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che sono state chieste da molti esponenti repubblicani suoi alleati. Gli Stati Uniti sono il principale finanziatore dell’organismo dell’Onu. Dal dipartimento di Stato fanno sapere che gli Usa attualmente sono impegnati a versare 893 milioni di dollari in un periodo di due anni.
Coronavirus
Record di vittime in Francia: 762 in un giorno, oltre 15mila in totale. Ue fissa criteri per l’allentamento delle restrizioni. Usa quasi a 600mila casi, Trump: “Ho autorità totale su quando riaprire”
I dati nel mondo – I casi di coronavirus a livello mondiale hanno superato la soglia dei due milioni: è quanto emerge dal conteggio aggiornato del sito worldometers (Dadax), che partecipa al Progetto Real Time Statistics gestito da un team di ricercatori e sviluppatori internazionale. Nel complesso, i casi sono ora a quota 2.000.743, mentre il numero dei decessi è salito a 126.776 e quello delle persone guarite a 484.781. La Russia supera i 20mila contagi con il record di casi in 24 ore (oltre 2700) e si attrezza per allestire altri 21mila posti letto a Mosca nei prossimi dieci giorni. Boom di contagi a Singapore: ieri 386 nuovi casi, oggi altri 334 nuovi, per un totale di 3.252, inclusi 10 decessi. Gli scenari nella città-stato sono tornati a essere critici negli ultimi giorni dopo un lungo periodo di stabilizzazione del contagio, considerato tra i più riusciti con Hong Kong e Taiwan.
I dati in Europa
In Europa, preoccupa la Francia, che registra il suo record negativo: 762 decessi nelle ultime 24 ore. Sale così a 15.729 il totale delle vittime, di cui un terzo (5.600) nelle case di riposo. i casi confermati sono arrivati a 103.573, aumentati di 5.497 unità rispetto a ieri. Spagna, dove torna a salire il numero dei morti. 567 i decessi nelle ultime 24 ore, rispetto ai 517 confermati ieri e le vittime in tutto sono 18.056. I casi confermati sono 172.541, 3.045 dei quali nelle ultime 24 ore. Il numero di malati, riferisce il quotidiano Dagens Nyheter, nel Paese “non è chiaro” ma 10.948 sono risultati positivi. 915 pazienti hanno avuto bisogno di cure intensive. A differenza della maggior parte dei paesi colpiti, tra cui quelli vicini, la Svezia non ha imposto la chiusura dei locali pubblici e della scuole. Restano consentiti i raduni fino a 50 persone.
Cina
“Sono cessate le attività” dell’ospedale da campo allestito in dieci giorni nella città di Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus. I dati ufficiali parlano di 3.342 morti con coronavirus nel gigante asiatico.
Danimarca
Dopo un mese di chiusura per l’emergenza coronavirus, oggi riaprono nidi, scuole materne ed elementari. Ed alcuni istituti non riapriranno fino al prossimo lunedì per poter approntare le misure. La riapertura delle scuole è il primo passo del governo che ha agito velocemente di fronte alla pandemia chiudendo i confini il 14 marzo, dopo aver registrato i primi casi. Rimarrà in vigore fino almeno il 10 maggio la chiusura per ristoranti, caffè, bar ed altri luoghi di ritrovo.(IlFattoQuotidiano)
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