Morto il poliziotto eroe, Nicola Barbato, il messaggio di Meloni
Il cordoglio della premier in un post: "La nostra gratitudine per aver servito l’Italia con coraggio e sacrificio"
La morte di Nicola Barbato, poliziotto considerato un eroe per il suo coraggio e la dedizione al servizio, ha gettato nell'afflizione l'intera comunità dell'Agro Aversano.
La notizia ha anche raggiunto le più alte cariche del governo, con la premier Giorgia Meloni che ha voluto commemorare il Vice Sovrintendente Capo deceduto tramite un messaggio di cordoglio sui social media.
Nel apprendere con tristezza della scomparsa di Nicola Barbato, un eroe della Polizia di Stato, rimasto gravemente ferito durante un'operazione antiracket nel 2015, rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia, agli amici e ai colleghi delle forze dell'ordine
Ha dichiarato la premier, sottolineando il coraggio e l'impegno di Barbato che gli hanno meritato la Medaglia d'Oro al Valore Civile.
Anche il vicepremier e ministro all'Infrastrutture, Matteo Salvini, ha voluto rendere omaggio a Barbato attraverso un post sui social:
Buon viaggio Nicola, EROE in divisa che ha dedicato la vita alla lotta contro la malavita, senza tirarsi mai indietro.
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi
Ha espresso il profondo cordoglio a nome suo e di tutto il Ministero dell'Interno per la perdita di Nicola Barbato.
È rimasto gravemente ferito nel 2015, mentre era impegnato in un’operazione antiracket a Napoli, senza che ciò abbia mai scalfito la sua determinazione e il suo impegno nella lotta al crimine
Ha sottolineato il ministro, evidenziando il valore e la dedizione che Barbato ha dimostrato nel suo servizio per la sicurezza del Paese. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo nella comunità e nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e rispettato.
Chi era Nicola Barbato
Nicola Barbato, poliziotto di 61 anni, è stato un eroe della Polizia di Stato che ha sacrificato la sua salute nel corso di un'operazione anti-camorra a Napoli, nel quartiere Fuorigrotta. Il 25 settembre 2015, mentre tentava di sventare un'estorsione, è stato colpito da colpi di pistola, causandogli la perdita dell'uso delle gambe. Da allora, Barbato è stato confinato su una sedia a rotelle, ma la sua determinazione e il suo coraggio non sono mai vacillati.
Nonostante la tragica perdita della mobilità, Barbato ha continuato a essere un esempio di resilienza e dedizione al servizio pubblico. Il suo sacrificio e il suo impegno sono stati riconosciuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo ha insignito della Medaglia d'oro al Valor Civile e del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.
La storia di Barbato è un simbolo di sacrificio e coraggio, un'espressione del meglio che la Polizia di Stato ha da offrire. Il suo impegno nel contrastare la criminalità organizzata e proteggere i cittadini rimarrà per sempre un esempio da seguire per le generazioni future. La sua memoria sarà per sempre onorata e il suo spirito vivrà nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare con lui.