Tanti documenti storici rari che raccontano storie di persone e civiltà quelli restituiti nella sede della Fondazione Banco di Napoli. Questo a cura del comandante del nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Napoli, Maggiore Giampaolo Brasili. La documentazione, circa un centinaio di bancali, copre un arco temporale che va dal 1615 al 1935. I delinquenti inoltre avevano già messo in vendita i documenti su diversi siti di e-commerce, sono stati riordinati per banco di appartenenza. Si evidenziano così le informazioni relative ad anno, mese e giorno di estinzione, nome del correntista con relativo numero di affogliamento sul libro maggiore, importo in ducati o lire.

La denuncia del trafugamento dei documenti partì direttamente dalla presidente della Fondazione Banco di Napoli

Si tratta di fedi di credito e polizze di proprietà della Fondazione perché su di essi si ritrovano le intestazioni dei Banchi di appartenenza e il foro praticato al centro del foglio. Infatti, la fede di credito o la polizza, una volta incassata, era infilzata in uno spago di canapa munito di punteruolo di ferro, andando cosi' a formare le "filze", ossia fasci di documenti tenuti insieme da una cordicella per essere archiviati. Dei funzionari poi sospendevano le filze a pioli di legno conficcati nelle travi sotto il soffitto delle stanze dell'Archivio. Nei documenti piu' recenti, invece, si possono notare "timbri", punzonature e tagli ondulati di annullamento. "L'Archivio Storico del Banco di Napoli e' il piu' antico e il piu' grande del mondo e ha sede nel cinquecentesco Palazzo Ricca; proprio nel cuore del centro storico di Napoli, in via dei Tribunali. Qui 330 stanze e oltre 80 km di scaffalature contengono centinaia di migliaia di scritture relative agli otto banchi pubblici da cui nacque il Banco di Napoli". Un'immensa città di carte in cui è possibile toccare la storia con mano grazie alla ricchezza delle 'causali di pagamento'. Interessantissimo il fatto che in ogni documento era specificato dettagliatamente il motivo delle antiche transazioni. In questo modo, notizie inedite di opere realizzate da illustri artisti, insoliti aspetti dell'economia quotidiana e centinaia di migliaia di storie personali; che siano celebri o ignote, sono giunti a noi attraverso i secoli restituendo un affresco di Napoli e del Mezzogiorno dal 1573 sino ai giorni nostri". Leggi anche: Napoli: Galleria Toledo e la sua rassegna di musica e film a Villa Pignatelli Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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