MANOVRA. Secondo fonti di governo, la Manovra conterrà un consistente pacchetto energia. Nelle legge di Bilancio saranno infatti previsti interventi importanti sulle bollette per imprese e famiglie, con un programma che assorbirà i tre quarti delle risorse stanziate. Il restante 25% sarà invece destinato ad altre misure, dalla flat tax alle pensioni. Tempi stretti e calendario serrato per il governo Meloni.

La dote iniziale della Manovra

Le stime del deficit programmatico che si stanno definendo nell'aggiornamento della Nadef delineano la dote iniziale da cui parte la legge di bilancio, una cifra compresa tra 10 e 21 miliardi. Inoltre, qualunque sarà il valore finale della Manovra, è certo che la fetta più consistente, i tre quarti delle risorse pari al 75%, sarà destinata a quello che il governo Meloni considera la priorità: il pacchetto di aiuti per aiutare famiglie e imprese sul fronte del caro-energia. Si lavora anche sul cuneo (sicuro che si dia continuità al taglio di 2 punti) e sulle pensioni (c'è da evitare lo scalone al primo gennaio e si studia un bonus per chi rinvia l'uscita dal mondo del lavoro dopo i 63 anni); per accrescere il reddito disponibile delle famiglie, si studia una estensione dei beni primari con l'Iva ridotta al 5%, che potrebbe comprendere i prodotti per l'infanzia come indica il programma di Fratelli d'Italia. Quasi certa una modifica della norma sugli extraprofitti, per la quale si studiano due correttivi: modificare la base imponibile oppure alzare la percentuale (ora al 25%) del prelievo. In arrivo anche l'innalzamento del tetto al contante (dagli attuali 2mila euro si punta ad arrivare a 5mila), tema che continua ad animare il dibattito, con il presidente dell'Anticorruzione Busia che mette in guardia: "Oltre certi importi ormai non si paga più cash, a meno che non si tratti di attività illegali o di economia sommersa". (Tgcom24) [sv slug="seguici"]
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