Nella notte tra il 27 e il 28 settembre 2023, si è verificato un nuovo sciame sismico nella zona dei Campi Flegrei. Circa 30 scosse rilevate. La scossa più intensa, di magnitudo 2.1, registrata alle ore 23:00, con epicentro a Pozzuoli, lungo la costa del Lungomare su via Napoli e una profondità di 1,3 chilometri.

Il sindaco del comune flegreo, Gigi Manzoni, ha prontamente avvisato la cittadinanza dell'evento. Comunicando che l'Osservatorio Vesuviano ha segnalato l'inizio di una sequenza di eventi sismici nella zona a partire dalle ore 21:28 del 27 settembre 2023. Al momento della comunicazione, registrati preliminarmente 30 terremoti con magnitudo Md ≥ 0 e la magnitudo massima era di Md=2.1±0.3.

Questo rappresenta il secondo sciame sismico in poche ore, dopo quello della notte tra il 26 e il 27 settembre, che ha registrato ben 88 scosse, con la più potente di magnitudo 4.2, la più intensa degli ultimi 40 anni.

Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha dichiarato che è impossibile prevedere la durata dell'attuale crisi di bradisismo. E che l'Ingv è impegnato a monitorare attentamente la situazione.

Nonostante l'incertezza legata alla sequenza sismica in corso, le scuole a Pozzuoli riaperte oggi. Il sindaco Manzoni ha assicurato che l'amministrazione comunale, in collaborazione con la Protezione Civile locale, seguirà da vicino l'evoluzione degli eventi e fornirà ulteriori aggiornamenti fino alla conclusione del fenomeno.

La paura e l'attenzione rimangono alte tra la popolazione, mentre gli esperti cercano di comprendere la natura di questi eventi sismici in una zona già conosciuta per la sua attività vulcanica.

Campi Flegrei, Musumeci “Acceleriamo sui piani”

“Siamo tutti impegnati a tenere sotto monitoraggio la situazione. Certo, mi rendo conto che una scossa di magnitudo 4.2 possa creare apprensione tra la popolazione”. A parlare, in una intervista al Mattino, è il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci dopo il terremoto a Napoli nei Campi Flegrei. “Non mi sento nè di minimizzare nè di esagerare. Ritengo che l’apprensione in questi casi sia una reazione assolutamente umana, e comprensibilissima” aggiunge. Musumeci sottolinea che “ci stiamo adoperando per la realizzazione dei tre obiettivi che abbiamo fissato nell’ultimo incontro a palazzo Chigi. Un piano di analisi della vulnerabilità del territorio, finanziato dalla Protezione Civile nazionale; un piano della comunicazione alla popolazione; l’aggiornamento del piano di emergenza e delle vie di esodo anche con apposite esercitazioni periodiche, con una verifica della rete infrastrutturale”. Musumeci si dice “sicuro che con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, comprese la Regione e la Prefettura riuscire a individuare una prima soluzione al più presto”.

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