Grave lutto per Nino D'Angelo, l'intera città si stringe al suo fianco. Lutto per il cantante napoletano Nino D’Angelo, morto il cognato. È venuto a mancare Gaetano Gallo, fratello della moglie di Nino, Annamaria. Gaetano Gallo è deceduto in seguito al contagio da Covid-19. L’uomo era ricoverato all’ospedale Ruggi di Salerno da circa un mese. Purtroppo questa mattina è arrivata la tragica notizia.
Gaetano Gallo, originario dell’agro aversano, accusò i primi sintomi circa un mese fa. Fu trasportato d’urgenza all’ospedale Moscati di Aversa ma non c’erano posti per accoglierlo. Da lì la corsa all’ospedale salernitano dove questa mattina è deceduto.
Morto Gaetano Gallo
E’ stato lo stesso artista a ricordare il cognato sui social con una dedica commovente: “Persona semplice e grande lavoratore. Maestro di valori che pochi sanno insegnare. Padre premuroso e amico esemplare. Questo uomo era mio cognato Gaetano Gallo, morto stanotte per covid. R.I.P”
Nel frattempo la situazione in campania continua a precipitare
Troppi contagi. “Esaurimento totale delle disponibilità di assistenza del pronto soccorso del San Leonardo”. E’ l’allarme che arriva dall’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove il direttore dell’Uoc Medicina e Chirurgia d’Urgenza e Accettazione, il dr Pietro Di Cicco, ha inviato una nota al direttore del presidio e al direttore dipartimento area critica.
I contagi nell’ospedale
“Nel percorso Covid sono presenti 22 pazienti, (a fronte di 8 posti disponibili), di cui 8 in assistenza ventilatoria, si legge nella nota.
Nel percorso pulito una stanza è occupata con 3 pazienti sospetti e sono disponili solo 5 barelle nella sala dei codici gialli e rossi tutte occupate. Tutte le barelle, sedie e letti disponibili in ospedale sono stati requisiti e tutte le fonti di ossigeno inclusi 12 supplementari sono utilizzate”.
“Non si è in grado di accogliere alcun paziente – è l’allarme del primario – non potendo garantire l’adeguata assistenza e persino allocazione”.
Scatta la nuova ordinanza in Campania: stop ai viaggi in regione, scuole restano chiuse. Ecco tutte le regole
Entra in vigore oggi (assieme al Dpcm confermato da Conte durante la diretta di ieri) l’ordinanza numero 85 in Campania. Poche modifiche, diversamente da ciò che De Luca aveva preannunciato a causa dell’aumento esponenziale dei contagi. Queste infatti sarebbero dovute conciliare con le misure del governo che non sono piaciute al governatore della Campania, il quale avrebbe voluto provvedimenti più drastici per il contenimento dell’emergenza.
CONTAGI COVID-19, ORDINANZA n. 85: SCUOLE, MOBILITÀ E RISTORAZIONE
L’ordinanza n. 85 del 26/10/2020 contiene misure per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in particolare sui temi della scuola, della mobilità e delle attività di ristorazione.
Questi i principali punti:
1. All’infuori di nidi e asili (0-6 anni), vengono confermate le disposizioni regionali sulla didattica a distanza nella scuola primaria e secondaria, salvi i progetti per alunni con disturbo dello spettro autistico e/o gli alunni diversamente abili, già adottate con Ordinanza n.82, nonché le disposizioni regionali vigenti per la didattica a distanza nelle Università.
2. Confermato il divieto di mobilità interprovinciale, ferma la forte raccomandazione (contenuta nel DPCM del 24 ottobre) a non allontanarsi dal territorio comunale se non strettamente necessario.
3. Per le attività di ristorazione: divieto di asporto (salvo che gli esercizi con consegna all’utente in auto e con sistema di prenotazione da remoto); consentita la consegna a domicilio, con partenza dell’ultima consegna alle 23,00 e rinvio, per il resto, alle disposizioni del DPCM 24 ottobre 2020.
Le altre misure
4. Confermato l’obbligo di rientro a casa entro le ore 23, secondo quanto recentemente disposto d’intesa con il Ministro della Salute.
5. Confermata per l’attività di jogging la fascia oraria nelle ore 6,00-8,30.
Le disposizioni hanno efficacia fino al 31 ottobre, data nella quale l’Unità di Crisi effettuerà nuove valutazioni, sulla base dell’andamento epidemiologico che sarà stato registrato nel contesto regionale e locale.
L’Unita di Crisi avrà il mandato di valutare, insieme all’Anci, entro il 28 ottobre prossimo, le determinazioni eventualmente necessarie in vista della commemorazione dei defunti (1 e 2 novembre).
Leggi anche:
De Luca corre ai ripari: “E' ora di prendere giuste decisioni. L' alternativa è chiudere tutto”
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo