antonio tajani

Durante una conferenza a Milano, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha presentato la nuova proposta di legge sulla cittadinanza italiana denominata Ius Italiae, suscitando reazioni contrastanti all'interno della coalizione di centrodestra.

"Per essere cittadini italiani bisogna conoscere l'italiano, la storia e la geografia italiana, la Costituzione e l'educazione civica," ha dichiarato Tajani, spiegando come, secondo la proposta, dopo 10 anni di scuola dell'obbligo condotta con profitto, si possa ottenere la cittadinanza.
Il leader di Forza Italia ha voluto sottolineare l'importanza di un approccio serio e ponderato al tema della cittadinanza, evidenziando che le nuove regole non saranno permissiviste e non favoriranno in alcun modo l'immigrazione illegale:"La società cambia e il centrodestra non può essere oscurantista, né superficiale. Le nostre proposte puntano sulla serietà e sulla garanzia dei diritti," ha ribadito.

Una nuova legge per la cittadinanza

La proposta di legge prevede che lo Ius Italiae venga discusso in Parlamento, con un percorso che coinvolgerà prima gli alleati di governo:
"Presenteremo la proposta alla Camera e al Senato, ma prima ne parleremo con i nostri alleati. Abbiamo già inviato ai capigruppo di Lega, Fratelli d'Italia e Noi Moderati il testo per una valutazione," ha spiegato Tajani.
 

Il ministro ha voluto chiarire che la nuova legge non rappresenta una semplice concessione burocratica della cittadinanza:
"Essere cittadino italiano è una cosa seria. Non si tratta di regole permissive, ma di un percorso basato sulla conoscenza e sul rispetto del nostro Paese."

Un altro aspetto importante della proposta riguarda la riduzione del principio dello Ius Sanguinis, che sarebbe valido fino al bisnonno e non oltre, per evitare abusi e truffe legate all'acquisizione della cittadinanza:
"La cittadinanza non deve essere un business, vogliamo veri italiani, non persone che chiedono il passaporto solo per motivi opportunistici," ha affermato con fermezza il vicepremier.

Le critiche dei giovani leghisti a Pontida

Mentre Tajani presentava la sua proposta, a Pontida, in vista del raduno annuale della Lega, i giovani militanti del partito esprimevano il loro dissenso in modo rumoroso.
Su uno striscione esposto dai manifestanti si leggeva: "Ius scholae in vista, Tajani scafista?", accompagnato da cori come "Tajani moderato, noi no!". In testa al corteo, con il megafono in mano, Alessandro Verri, consigliere milanese della Lega, che ha incitato i giovani presenti a esprimere il loro malcontento per la proposta forzista.

Salvini si scusa e prende le distanze

Il leader della Lega, Matteo Salvini, non ha tardato a prendere le distanze dalle critiche dei giovani militanti, cercando di stemperare le tensioni all'interno della coalizione di centrodestra:
"Chiedo scusa a nome loro. Ogni alleato è un amico," ha dichiarato Salvini, sottolineando la necessità di mantenere l'unità e il rispetto reciproco tra i partner di governo.

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