Femminicidio Battipaglia, emergono nuovi dettagli. I familiari di Maria Rosa: “Marco la minacciò già a giugno”
FEMMINICIDIO MARIA ROSA TROISI. Nuovi dettagli scioccanti emergono nell'inchiesta sul femminicidio avvenuto a Battipaglia. Il magistrato titolare dell'indagine ha raccolto testimonianze oculari che gettano luce sui tragici eventi.
Secondo quanto riportato dal quotidiano "La Città", il 40enne Marco Aiello, idraulico accusato di aver ucciso la moglie Maria Rosa Troisi, avrebbe minacciato la vittima con una penna e poi l'avrebbe afferrata per i capelli. Il femminicidio è avvenuto quando Aiello ha accoltellato la moglie alla gola.
Emergono ulteriori dettagli sulla vicenda
Il litigio sarebbe stato così violento che la madre di Marco Aiello, preoccupata per la sicurezza della nuora, si sarebbe trasferita temporaneamente dalla coppia per circa 20 giorni per proteggere la donna.
Durante l'alterco, l'accusato avrebbe insistito più volte nel chiedere il nome e il cognome della persona che frequentava la loro casa quando lui era assente.
Maria Rosa Troisi, uccisa per mano di chi diceva di amarla
La tragedia ha scosso la comunità di Battipaglia e il caso rimane sotto l'attenzione delle autorità giudiziarie che stanno cercando di fare luce su tutti gli aspetti dell'omicidio.
Le altre notizie di cronaca
Nell'incidente di sabato, il marito di Carolina, Paolo Balli, un odontotecnico di 59 anni, ha perso la vita sul colpo. La coppia stava viaggiando sulla loro motocicletta BMW, diretta verso la Penisola Sorrentina, quando il veicolo ha improvvisamente sbandato. In seguito all'incidente, Paolo Balli è deceduto nell'istante dell'impatto con un'auto proveniente dalla direzione opposta. La moglie, invece, è stata sbalzata dalla moto e ha subito gravi lesioni, venendo immediatamente trasportata in ospedale in condizioni critiche. Nonostante gli sforzi instancabili dei medici, anche Carolina è purtroppo deceduta a due giorni dall'incidente. Continua a leggere qui