Stupro Palermo, Christian Maronia in lacrime: «Mi sono rovinato la vita, chiedo scusa». Poi accusa Angelo: «È stato lui a organizzare tutto»
Angelo Flores, Gabriele Di Trapani, Cristian Barone, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Elio Arnao e RP. Sono questi i nomi dei sette ragazzi arrestati per lo stupro di Palermo.
STUPRO PALERMO. L'interrogatorio dei sospettati coinvolti nell'orribile caso di violenza sessuale di gruppo a Palermo continua a rivelare dettagli sulla vicenda. Oggi è stato il turno di Samuele La Grassa e Christian Maronia di rispondere alle domande del gip Marco Gaeta.
Samuele La Grassa, uno dei sette arrestati, ha dichiarato di non essersi reso conto completamente di ciò che stava accadendo quella notte e di essersi pentito di non essere andato via. Ha ammesso di essere stato presente alla scena e di aver filmato la scena con il suo cellulare. Ha ribadito di non avere mai conosciuto la ragazza prima di quella sera e ha espresso il suo dispiacere per essere finito coinvolto in una vicenda così orribile.
Anche Christian Maronia
Un altro dei giovani indagati, ha parlato davanti al gip. Ha dichiarato di essere addolorato per ciò che è accaduto e ha chiesto scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Maronia ha spiegato di essere tornato indietro insieme a un altro ragazzo per aiutare la ragazza, ma che gli era stato detto che lei era consenziente. In lacrime, ha ammesso che si è rovinato la vita e che non avrebbe mai fatto una cosa del genere, in quanto ha anche una fidanzata.
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Stupro Palermo - L'interrogatorio di Angelo Flores
Durante l'interrogatorio, è emerso che Angelo Flores avrebbe mostrato un video in cui sembrava che la ragazza fosse disposta a quella "esperienza". Maronia ha anche menzionato che l'organizzatore di tutto sarebbe stato Flores.
Inoltre, nelle ultime ore, è apparso un profilo su TikTok attribuito a Christian Maronia, dove sono stati pubblicati video in cui il giovane si esprime sulla situazione. In uno di questi video, Maronia afferma di non essere stato in sé quando è successo e critica le accuse rivolte verso di lui. I video hanno già raccolto l'attenzione, con alcune persone che utilizzano l'hashtag #freechristian per esprimere sostegno al giovane.
Le indagini continuano mentre emergono nuovi dettagli sulla dinamica dell'incidente e le testimonianze dei sospettati coinvolti.