Avarie Anne Tierney, morta a Roma dopo un avocado toast: il commovente messaggio della famiglia
I genitori della 22enne americana lanciano un fondo in sua memoria: “La nostra Aves è con Gesù. Non vediamo l’ora di sentirla ridere di nuovo”

Una tragedia che ha scosso profondamente due continenti: Avarie Anne Tierney, per tutti “Aves”, la 22enne studentessa americana morta a Roma in seguito a una violenta reazione allergica, continua a vivere nei ricordi della sua famiglia e dei suoi amici.
A pochi giorni dalla scomparsa, i genitori e il fratello hanno deciso di dedicarle un profilo commemorativo sulla piattaforma Mykeeper, dove è stata pubblicata una lettera che raccoglie tutto il dolore ma anche la fede incrollabile della famiglia.
“Non capiamo, ma ci aggrappiamo alla fede”
«La nostra Avarie è con Gesù. Non capiamo, ma è a questo che ci aggrappiamo. Ogni giorno è un giorno in più per rivederla», scrivono i familiari, in un messaggio che esprime gratitudine per l’enorme affetto ricevuto: «La compassione di amici e parenti è stata travolgente. Siamo grati per tutti i pasti, i fiori e i biglietti che ricordano la nostra Aves».
Il ricordo è anche un invito: «Non vediamo l’ora di sentire tutte le vostre storie su come vi ha fatto ridere a crepapelle ed è stata un’amica quando ne avevate bisogno».
Un fondo in sua memoria
Al posto dei fiori, la famiglia ha istituito l’Avarie Anne Tierney Memorial Fund, un fondo a scopo benefico che sosterrà le cause che Avarie amava: Hume Lake Christian Camps, Biola University, Sus Hijos El Salvador, Up and Running Again e altre organizzazioni cristiane e umanitarie. Le donazioni saranno deducibili fiscalmente.
Le indagini in corso: cosa è successo nel ristorante?
Intanto a Roma proseguono le indagini per fare chiarezza sulla dinamica dell’accaduto. Secondo quanto emerso, Avarie avrebbe avuto una forte reazione allergica a una salsa a base di anacardi contenuta in un avocado toast consumato in un locale della capitale. La studentessa è deceduta pochi minuti dopo, nonostante i tentativi di soccorso.
Gli inquirenti stanno verificando se il ristorante abbia rispettato le norme previste per la gestione delle allergie alimentari. In particolare si cerca di chiarire se Avarie abbia segnalato la sua allergia al personale e se il messaggio sia stato correttamente compreso, anche alla luce di possibili difficoltà di comunicazione.
Nel menu del locale è riportato l’invito a comunicare eventuali allergie, ma non è chiaro se Avarie abbia parlato col personale e, se lo ha fatto, se sia stata compresa. Le autorità ipotizzano che possa esserci stata una “barriera linguistica”, che ha impedito di evitare il drammatico epilogo.