Infermiera napoletana di origine maghrebina, le viene negata la casa prenotata
Infermiera napoletana di origine maghrebina, le viene negata la casa prenotata
Un lungo post sul suo profilo Facebook, aperto con le parole #NOalladiscriminazione #NOalrazzismo #NOalpregiudizio, per raccontare quanto accaduto a lei e alla sua famiglia e denunciare la decisione di un affittacamere di Imola, nel Bolognese, di non metterle a disposizione la stanza di un appartamento, prenotata senza problemi telefonicamente, dopo avere scoperto le sue origini non italiane.
Protagonista della vicenda – rilanciata dall’edizione bolognese di Repubblica – è una infermiera campana Fatiha Sakhri, cittadina italiana di origini maghrebine. Nativa di Napoli, la giovane lavora all’ospedale di Caserta.
In cerca di una sistemazione a Imola, così da poter visitare il fratello – ricoverato per la riabilitazione all’Istituto Montecatone dopo un incidente avvenuto prima del lockdown – e stare con lui per una settimana l’infermiera racconta di avere prenotato una stanza trovata tra gli appartamenti consigliati dalla struttura per i familiari che vengono a visitare i parenti ricoverati: una prenotazione telefonica, lineare e senza problemi.
Che, invece, a suo dire, si materializzano nei giorni scorsi – il post su Facebook è del 7 agosto – quando arrivata all’indirizzo dell’appartamento imolese con i genitori e il fratello più piccolo, l’infermiera viene gelata dai titolari dell’appartamento.