Neonata morta per la rottura dell'utero materno, la tragedia all'ospedale di Padova. Autopsia con 8 consulenti: la bimba era sana

L'autopsia effettuata ieri presso l'Unità di Anatomia Patologica di Padova ha fornito le prime risposte sul tragico caso della piccola neonata deceduta il 26 maggio scorso presso l'ospedale San Martino di Belluno. È emerso che la bambina era in buona salute. Ma la causa del decesso è stata la rottura dell'utero della madre sulla cicatrice di un precedente taglio cesareo. Ora rimane da determinare se questa rottura poteva essere evitata o se sarebbe stato possibile intervenire tempestivamente per salvare il parto.

Si attende un riscontro

Tuttavia, le certezze su questo punto si avranno solo tra 90 giorni. E' il tempo richiesto dal consulente medico legale incaricato dalla procura per completare l'esame autoptico. Il dottor Antonello Cirnelli di Portogruaro (Venezia), affiancato dal professor Pantaleo Greco, direttore di Ginecologia dell'ospedale Sant'Anna di Ferrara, e dalla professoressa Marny Fedrigo, specialista dell'Anatomia Patologica dell'Università di Padova, stanno conducendo l'indagine.

L'indagine

L'inchiesta è stata avviata dopo la denuncia dei genitori della neonata, e attualmente sono tre gli indagati. Un ginecologo, il dottor Carlo Giuliano Zanni, 67 anni di Vicenza, difeso dall'avvocato Marco Dal Ben, e due ostetriche, Maddalena Bez, 39 anni di Sedico, difesa dall'avvocato Ferdinando Coppa, e Margherita Meneghin, 30 anni di Conegliano, difesa dall'avvocato Erminio Mazzucco. Le difese hanno nominato consulenti di parte che hanno partecipato all'autopsia. Per il dottor Giuliano, il dottor Alberto Raimondo, medico legale di Padova, e il professor Giovanni Battista Nardelli, dell'Uoc di Ginecologia di Padova. Per Bez, il dottor Tiziano Maggino, già primario dell'ospedale di Ginecologia di Mestre. Margherita Meneghin si riserva di nominare il proprio consulente. La parte offesa, rappresentata dall'avvocato Anna Casciarri, ha nominato il dottor Daniele Rodriguez, specialista in medicina legale, e il professor Pietro Salvatore Litta, specialista in Ostetricia e Ginecologia.

Dopo l'udienza di assegnazione dell'incarico tenutasi ieri presso la procura di Belluno, di fronte al pm Simone Marcon, è stato eseguito l'esame autoptico nel pomeriggio a Padova, alla presenza degli otto consulenti. Il dottor Cirnelli ha iniziato le prime indagini, confermando quanto già descritt. La neonata era in perfette condizioni di salute, ma durante il parto naturale si è verificata la rottura dell'utero della madre. Il medico legale ha acquisito le cartelle cliniche e tutta la documentazione sanitaria, eseguendo i prelievi necessari per ulteriori accertamenti.

Cosa è accaduto alla neonata

Secondo la ricostruzione della procura, il team medico, composto dal ginecologo e dalle due ostetriche, avrebbe insistito per un parto naturale, nonostante la donna avesse già subito un taglio cesareo in precedenza. Tuttavia, qualcosa è andato storto durante il travaglio e la donna ha avuto difficoltà a far nascere la sua bambina. Alla fine, i sanitari hanno dovuto ricorrere all'estrazione della neonata con l'utilizzo di una ventosa. Ma era ormai troppo tardi e i danni per entrambe erano già irreversibili. La neonata è nata morta, mentre la madre ha subito la rottura dell'utero e un'emorragia proprio sulla cicatrice del precedente taglio cesareo.

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