Montenegro, sparatoria in un ristorante: 7 morti, tra cui dei bambini
La Polizia: «Non uscite di casa». Killer in fuga. Le autorità riferiscono che il sospettato è ancora in libertà
Una terribile sparatoria ha sconvolto la città di Cetinje, in Montenegro, il 1° gennaio 2025. Secondo fonti locali, almeno 7 persone, tra cui alcuni bambini, hanno perso la vita in un ristorante della città. Altre quattro persone, tre uomini e una donna, sono rimaste gravemente ferite e sono attualmente ricoverate in ospedale. La strage, compiuta da un uomo armato identificato come Aca Martinovic, ha gettato la nazione nel lutto e nella paura.
Le autorità hanno immediatamente avviato le ricerche del sospettato, che si è dato alla fuga dopo l’attacco. La polizia ha invitato la popolazione a rimanere nelle proprie abitazioni per motivi di sicurezza, mentre le pattuglie e i reparti dell’esercito perlustrano la zona alla ricerca del responsabile.
La dinamica dell’attacco
Secondo le prime ricostruzioni, il killer ha fatto irruzione nel ristorante affollato di famiglie e ha aperto il fuoco indiscriminatamente. Le vittime, tra cui alcuni bambini, si trovavano nel locale per festeggiare l’inizio del nuovo anno. Dopo la sparatoria, Martinovic è fuggito, lasciando dietro di sé una scena di devastazione.
La polizia, intervenuta rapidamente sul posto, ha isolato l’area e sta conducendo le indagini per determinare il movente dell’attacco. Sebbene al momento non siano stati forniti dettagli ufficiali sul profilo dell’assassino, le autorità locali sospettano che il killer possa essere armato e molto pericoloso.
La reazione del governo e delle autorità
Il premier montenegrino Milojko Spajic si è recato in serata presso l’ospedale di Podgorica per far visita ai feriti. Durante un breve discorso, Spajic ha espresso il cordoglio del governo e ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale in memoria delle vittime.
"Siamo stati colpiti da una tragedia terribile. Il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime e ai feriti che stanno lottando per la vita. Abbiamo mobilitato tutte le risorse possibili per assicurare il colpevole alla giustizia," ha affermato Spajic. Inoltre, il premier ha annunciato un inasprimento delle misure punitive contro la detenzione illegale di armi, un problema diffuso nel paese.
Misure di sicurezza rafforzate
In seguito alla tragedia, il governo ha ordinato un aumento della presenza di forze di sicurezza nelle principali città montenegrine. Le autorità stanno anche lavorando per identificare eventuali complici o supporti logistici forniti al killer durante la sua fuga.
Il Montenegro, sebbene considerato una nazione relativamente tranquilla nei Balcani, ha assistito negli ultimi anni a un aumento della violenza legata alla detenzione illegale di armi e a faide locali. Questo episodio, però, rappresenta una delle peggiori stragi mai registrate nella storia recente del paese.