Emergenza freddo a Napoli, De Magistris: "Finalmente Trapanese ha seguito i miei consigli"
NAPOLI. Immancabile l'affondo dell'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris nei confronti della nuova amministrazione. Questa volta a dar adito al magistrato di metter bcac negli affari comunali è il freddo intenso degli ultimi giorni.
L'intervento di De Magistris a Barba&Capelli
L'emergenza freddo con l’apertura della stazione Museo della metropolitana di Napoli è tra i temi affrontati stamani da Luigi de Magistris nel corso della trasmissione Barba&capelli su Radio Club91, condotta da Corrado Gabriele.
"Mi fa piacere che finalmente l'assessore Trapanese si sia reso conto che l'apertura delle stazioni della metro, seppur non una misura salvifica ma era certamente necessaria. Così come gli avevamo consigliato assieme alle tante associazioni e persone che ben conoscono il fenomeno. Invece l’assessore della giunta Manfredi aveva cocciutamente respinto questa soluzione richiamando questioni economiche risibili.
Tra l’altro poi proprio questa amministrazione sulla questione economica dovrebbe tacere con i tanti soldi che sono arrivati nelle casse comunali e nel portafoglio degli stessi assessori con gli aumenti dei loro stipendi . Quindi sono contento di una misura che con il perdurare di questo vento gelido e delle temperature polari rappresenta il minimo che un assessore potesse fare", ha detto de Magistris.
L’ex sindaco di Napoli
Si è poi soffermato anche sulle questioni legate al settore dei rifiuti: "Tra le tante cose che non vanno, questa Giunta non ha l'assessore alla cultura e non ha l'assessore all'ambiente. Per il riscatto di Napoli noi puntammo molto sulla cultura e sull'ambiente riuscendo a togliere da strada i rifiuti che arrivavano fino al primo piano.
Non si comprende se il sindaco sia ostaggio probabilmente di vicende interne alla sua maggioranza: correnti, sottocorrenti, portatori di tessere, problemi nella coalizione. Poi su alcuni temi si assiste anche ad un imbarazzante silenzio come sull’ incompatibilità da conflitti di interesse.
Passa tutto in cavalleria, con un'opposizione che appare debole e quando un'opposizione è debole nasce sempre anche un sospetto politico. Vedo troppi interessi che ruotano attorno al palazzo San Giacomo. Molto denaro pubblico che non si traduce però in servizi per la città e per i napoletani con un miglioramento della qualità della vita.
E non avere assessori in questi ruoli strategici mi fa pensare che non c'è proprio autorevolezza da parte del sindaco e capacità di decidere". Conclude de Magistris.
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