Napoli, aggressione e spari tra la folla in un locale di Chiaia: arrestati tre giovani
Operazione all’alba dei carabinieri di Bagnoli: in manette tre uomini ritenuti responsabili di un violento pestaggio e di aver seminato il panico esplodendo colpi d’arma da fuoco in pieno centro

Erano passate da poco le due di notte del primo febbraio 2025 quando la movida napoletana del quartiere Chiaia è stata sconvolta da un episodio di inaudita violenza. All’interno di un noto locale notturno, tre giovani – oggi arrestati – hanno prima brutalmente aggredito uno studente, e poi hanno sparato tra la folla terrorizzata, generando il panico. Un vero e proprio raid in stile mafioso nel cuore della città.
Arresti all’alba: blitz dei carabinieri coordinato dalla DDA
Nella mattina del 7 aprile 2025, i carabinieri della stazione di Bagnoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. I tre giovani fermati sono gravemente indiziati di aver agito con metodo mafioso, aggravante che rende ancora più pesanti le accuse a loro carico.
Due degli arrestati dovranno rispondere del reato di lesioni personali aggravate dal metodo mafioso, mentre il terzo è accusato di pubblica intimidazione con uso di arma da fuoco, anch’essa aggravata dallo stesso contesto mafioso.
La vittima: uno studente finito nel mirino del branco
La vittima dell’aggressione è uno studente che si trovava all’interno del locale, ignaro di ciò che lo aspettava. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, il giovane sarebbe stato aggredito con estrema violenza da due membri del gruppo, mentre il terzo, una volta all’esterno, ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco per “marcare il territorio”, in quella che è nota nel linguaggio criminale come una “stesa”: un’azione dimostrativa per incutere timore nella popolazione.
Le immagini dell’aggressione: video diffusi dalle forze dell’ordine
A rendere ancora più inquietante l’accaduto, la diffusione da parte delle forze dell’ordine dei video dell’aggressione e della sparatoria. Le immagini mostrano chiaramente l’escalation della violenza e la brutalità con cui è stata eseguita l’aggressione. In pochi secondi, la situazione all’interno del locale è degenerata, tra urla, corse e panico generale.
Indagini rapide e coordinate: il lavoro della DDA
Le indagini, condotte in tempi rapidi, sono il risultato di un’attività congiunta e meticolosa da parte della DDA di Napoli e dei carabinieri. Fondamentali per l’identificazione dei tre indagati sono stati i sistemi di videosorveglianza presenti sia all’interno che all’esterno del locale, oltre alle testimonianze raccolte e all’analisi dei tabulati telefonici.
La preoccupazione dei cittadini: "poteva essere una strage"
L’episodio ha suscitato profondo sgomento tra i residenti e i frequentatori del quartiere Chiaia, uno dei poli della movida napoletana. “Poteva trasformarsi in una strage”, ha dichiarato una ragazza che era nel locale la sera dei fatti. “Quei colpi esplosi tra la folla sono stati un incubo”. Le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione per evitare che episodi simili si ripetano.