E' guerra aperta tra il governatore Vincenzo De Luca e la Regione Lombardia guidata da Attilio Fontana. Questo del 2020 è un Natale agli screzi e rifiuti che stanno creando non pochi imbarazzi e polemiche nei salotti per bene della politica.
Tutto ha inizio quando il presidente De Luca, pensando di fare cosa gradita, invia i presepi artigianali napoletani in diverse località d'Italia, nell'ambito del progetto "Viaggio in Italia del Presepe napoletano".
Due giorni fa sono stati spediti i primi nove presepi artigianali. Tutti accolti, tranne quello inviato a Milano. A dire no è stata l’assessora al Turismo, Marketing e Moda Lara Magoni.
Da palazzo Santa Lucia dicono: “Il gran rifiuto è avvenuto senza niente di scritto, ma tra segreterie che si sono limitate a trasmettersi l’imbarazzo”.
Così, la città della Madunnina non ci pensa due volte e dirotta pastori e pastorelli al mittente.
Pastori e pastorelli trovano una nuova casa
Per fortuna i poveri pastori trovano riparo a Bergamo. Superato l'imbarazzo iniziale, il sindaco Giorgio Gori ringrazia pubblicamente De Luca:
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A nome dell'Amministrazione comunale di Bergamo desidero ringraziare il presidente De Luca, l'Assessore Casucci e tutta la Giunta regionale della Campania per la donazione alla città di Bergamo. Il gesto, molto significativo; offre la possibilità di apprezzare la bellezza di un'opera artigianale ricca di storia che valorizza il patrimonio culturale napoletano e le antiche tradizioni folcloristiche. Un gesto che unisce i territori ed esprime un messaggio di speranza in un momento di grande difficoltà collettiva".
Il presepe napoletano è stato montato a Bergamo ieri mattina, opera dei maestri pastorai Buonincontro di San Gregorio Armeno, storica stradina dei presepi nel cuore di Napoli, che quest'anno ha risentito fortemente della crisi del Coronavirus.
La tradizionale fiera del Natale, infatti, che richiamava migliaia di turisti e visitatori da tutto il mondo, a causa della pandemia non si è potuta tenere.
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