Vincenzo De Luca firma la terza ordinanza del 2021 in Campania con la quale permette il rientro a scuola di tutte le classi elementari, medie e superiori (al 50% per queste ultime).
Il sindaco di Avellino però, vista la situazione contagi all'interno del suo Comune, ha espresso in queste ore la decisione di esprimersi soltanto nei prossimi giorni.
Potrebbe essere tutto da rifare quindi per il primo febbraio. Con un'ordinanza comunale infatti il sindaco può chiudere e vietare il rientro in presenza degli studenti.
Ecco le parole del primo cittadino Gianluca Festa: “Nutro forti dubbi sulla ripresa dell’attività didattica in presenza. Mi riservo di valutare l’andamento dei contagi nei prossimi giorni”.
Festa ha dichiarato: “I casi di positività delle scuole vanno scovati e messi sotto controllo. Particolare attenzione è riservata per le fasce più deboli, cercando di continuare con la didattica a distanza. Tutti gli insegnanti sono invitati a sottoporsi a uno screening”.
“De Luca, fai scegliere ai genitori la Dad o la Didattica in presenza”. Scatta la nuova ordinanza in Campania, arriva la proposta del consigliere
NAPOLI. “Ho chiesto al Prefetto e al Presidente della Campania Vincenzo De Luca di dare alle famiglie napoletane la possibilità di scegliere tra Dad e Didattica in presenza”.
Cossì in una nota il consigliere comunale di Napoli Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti al Comune. Il consigliere chiede che i genitori possano essere liberi di decidere di mandare oppure no i propri figli a scuola e scegliere il metodo più consono ai loro disagi.
“Il rientro a scuola preoccupa tutti
genitori, studenti, docenti, dirigenti scolastici e personale della scuola. La mobilitazione di persone attorno alla scuola tocca quasi ogni famiglia di Napoli e provincia”.
E’ quanto afferma il presidente della Commissione Mobilità del Comune di Napoli Nino Simeone. “Ho verificato personalmente – spiega – come credo tutti, gli assembramenti in entrata e in uscita dagli istituti scolastici, degli alunni e dei genitori.
Conosciamo le condizioni in cui sono costretti a muoversi i presidi: poco personale, numero esiguo di docenti, problemi strutturali agli edifici. C’è poi l’aspetto del trasporto pubblico: gli autobus a Napoli sono pieni, i protocolli non sono adeguati e spesso difficilmente rispettabili nonostante la buona volontà dei lavoratori e dei cittadini”.
“Infine – prosegue il consigliere comunale – corre l’obbligo di sottolineare le problematiche legata alla viabilità cittadini, che inevitabilmente si ripercuotono sul servizio di trasporto pubblico.
In Campania libertà di decidere
Tutte queste vicende, in primis la preoccupazione delle famiglie per la riapertura delle scuole, non devono farci sottovalutare l’enorme rischia a cui andiamo incontro. Non vorrei che riaperture improvvise e “improvvisate” mettano a rischio il grande lavoro di prevenzione e buon senso finora messo in campo dalla Regione Campania e dagli organi di sicurezza coordinati dalla Prefettura, che hanno sempre optato per l’equilibrio tra il diritto alla salute e quello all’istruzione.
Non si comprende, dunque, il motivo per cui alle famiglie non è concesso libertà di scelta sul tipo di didattica per i propri figli. Ho chiesto a ciascuno per le proprie competenze, di valutare la possibilità di rendere la Dad una libera scelta di ogni famiglia.
Come già avviene per i soggetti ritenuti fragili. Le scuole sono aperte – conclude Simeone – diamo la possibilità ai genitori per l’anno in corso di scegliere se proseguire con la Dad o in presenza”.
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