RAVE. Sulla contestata norma rave, il premier Giorgia Meloni ne rivendica la paternità, sottolineando di esserne fiera "perché l'Italia, dopo anni di governi che hanno chinato la testa di fronte all'illegalità, non sarà più maglia nera in tema di sicurezza".

"È giusto perseguire coloro che spesso arrivati da tutta Europa partecipano ai rave illegali nei quali si occupano abusivamente aree private o pubbliche, senza rispettare nessuna norma di sicurezza e, per di più, favorendo spaccio e uso di droghe", spiega il premier.

"Le strumentalizzazioni sul diritto a manifestare lasciano il tempo che trovano, ma vorrei rassicurare i cittadini che non negheremo a nessuno di esprimere il dissenso", scrive Giorgia Meloni su Facebook. "Ho letto diverse dichiarazioni da parte di esponenti dell'opposizione in merito alle misure prese in Consiglio dei Ministri sui cosiddetti rave party abusivi.  Dopo aver rassicurato "tutti i cittadini, qualora ce ne fosse bisogno", aggiunge: "A negarlo in passato, semmai, sono stati proprio coloro i quali oggi attaccano i provvedimenti del nostro esecutivo, difendendo di fatto chi invade terreni ed edifici altrui". "Abbiamo dimostrato - conclude la Meloni - che se lo Stato c'è, può garantire ai cittadini di vivere in una Nazione più sicura e che anche in passato si sarebbero potuti arginare episodi simili. Infine, vorrei ringraziare le Forze dell'Ordine che hanno gestito in modo ordinato e in piena sicurezza lo sgombero del capannone a Modena".

RAVE - Mollicone (FdI): "Dl si può applicare ai palazzi occupati"

Sull'argomento è intervenuto anche il deputato Fdl Federico Mollicone. "Questa norma può essere applicata giustamente ai palazzi occupati pubblici o privati come accade a Roma, capitale d'Italia del sindaco Gualtieri, penso al centro storico, all'Esquilino, dove c'è lo Spin Lab, dove facevano le feste di Capodanno a pagamento, per lucro, senza misure di sicurezza, tre piani sotto terra", ha detto a La7.

Che cosa è successo a Modena

Centinaia di giovani, forse 3mila, per Halloween si sono radunati in un capannone a due passi dal casello sull'A1. La festa è stata interrotta dall'intervento delle forze dell'ordine su ordine del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Dopo la conclusione senza disordini del rave party sono arrivate le denunce per i 14 organizzatori dell'evento. Le autorità hanno sequestrato anche il sistema audio utilizzato nel capannone per oltre 100 pezzi e per un valore stimato di almeno 150mila euro. (Tgcom24) [sv slug="seguici"]
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